Veronesi, Papaleo, Haber e Rubini, show in piazza. Pensando a Francesco Nuti / FOTO-VIDEO

Il regista pratese nella sua città con gli amici di sempre

Giovanni Veronesi e Giovanni Nuti sul palco (foto Attalmi)

Giovanni Veronesi e Giovanni Nuti sul palco (foto Attalmi)

Prato, 30 agosto 2019 - Prove tecniche di trasmissione per Giovanni Veronesi in piazza del Duomo martedì sera con lo spettacolo “A ruota libera” che ha inaugurato la kermesse “Settembre; Prato è spettacolo”. Il cineasta pratese insieme ai suoi amici di sempre, Rocco Papaleo, Alessandro Haber e Sergio Rubini, in uno show di chiacchiere, musica e ricordi, una sorta di prova generale per l’attesissimo programma in onda prossimamente su Rai Due “Maledetti amici miei”.

Tra il pubblico, un altro amico storico, come semplice spettatore, Leonardo Pieraccioni. Dopo un lungo apprendistato come conduttore radiofonico con “Non è un paese per giovani”, Veronesi fa il grande salto sviluppando al massimo quelle doti di showman per troppo tempo tenute nascoste.. Anche sul palco pratese, Veronesi è stato perfettamente a proprio agio fin dall’inizio della spettacolo che ha richiamato qualche centinaio di spettatori. I ricordi della sua adolescenza tradiscono anche qualche momento di emozione. “Anni fa a casa mia scrissi su una lavagna….vado a fare il regista e torno subito. Era il 1986 e non ho mai cancellato quella scritta. Oggi sono tornato in quell’appartamento a 11 dalla morte dei miei genitori e ho scritto….sono tornato”. Una nuova partenza nella vita del regista che speriamo possa finalmente girare presto un film in città (nella sua lunga carriera non è mai successo).

“A Prato anni fa quando ci si incontrava non ci si dava il buongiorno, ma ci si toccava subito la giacca per capire se era cardato o pettinato” ricorda scherzando. Veronesi si racconta tra una gag e l’altra, tra un affettuoso sfottò nei confronti dell’amico Haber che si esibirà con una splendida versione del brano “La valigia dell’attore” scritta da De Gregori. E poi l’imitazione di Cecchi Gori, gli aneddoti su Valeria Marini, Robert De Niro e su altri personaggi incontrati nel corso di una splendida carriera.

“Sono stato fortunato” ricorda spesso. “Ho avuto una vita bellissima”. In scaletta anche un divertente monologo di Sergio Rubini sulla lavorazione del film “The passion” di Mel Gibson o quello di Papaleo sulla sua “prima volta” in campeggio. Me le emozioni forti arrivano quando si pronuncia il nome di Francesco Nuti.

“Devo tutto a lui. Se sono quello che sono, lo devo a lui. La mia vita si divide tra AN, avanti Nuti, e DN, dopo Nuti. Anche adesso vado a trovarlo spesso. E quando lo vedo il mio cuore va in iperventilazione. Sono sempre emozionato”. Parole colme di affetto sincero, suggellate dalla presenza di Giovanni Nuti. Sul palco insieme per cantare con il pubblico, uno dei brani più popolari ed amati del cinema di Cecco da Narnali, “Puppe a pera”. Dopo due ore di spettacolo Giovanni Veronesi saluta la compagna in prima fila, Valeria Solarino, confessando “…Valeria non ti merito, sei molto meglio di me”. Infine un saluto alla sua città; “Arrivederci Prato Mia, A presto”. E domani, reduce dal successo pratese, il regista ora anche ottimo showman, festeggerà il suo cinquantasettesimo compleanno!