Il cineclub Mabuse omaggia Marcello Mastroianni e Wim Wenders

Al Terminale, alcuni dei migliori film del divo italiano e del regista tedesco

Marcello Mastroianni

...la vita può essere anche molto dolce

Prato, 11 ottobre 2019 - Finalmente un ciclo di film dedicato a Marcello Mastroianni ! Lo si deve al Cineclub Mabuse che inaugura così la stagione d’essai 2019/2020. Si comincia martedì 15 al Terminale con lo splendido documentario realizzato dall’ultima compagna Annamaria Tatò, “Mi ricordo, sì io mi ricordo”. Antidivo, latin lover, eterno burlone, Marcello Mastroianni è stato un “divo dalla faccia qualunque”. L’attore italiano più famoso nel mondo, l’interprete italiano più amato negli Stati Uniti (che però non gli hanno mai regalato l’oscar, ingiustamente). Il ciclo continua il 22 ottobre con “La città delle donne”, terzo film in cui la star nata in Ciociaria nel 1924 è inevitabilmente l’alter ego di Federico Fellini. Un grande, grandissimo attore, scelto con entusiasmo dai più grandi registi della storia del cinema. Tutti i cineasti del mondo lo hanno corteggiato a lungo nella speranza che il “divo italiano”accettasse i loro copioni. Ma il suo film più bello probabilmente rimarrà per sempre un film italiano di Ettore Scola, “Una giornata particolare”, ancora in coppia con Sophia Loren.

Questo capolavoro scritto addirittura da Maurizio Costanzo tornerà sul grande schermo del Terminale, martedì 29 ottobre alle ore 21,15. Torna anche lo scandaloso “La grande abbuffata”il 5 novembre che Mastroianni girò nel 1973, facendosi dirigere da uno dei registi più folli e originali del cinema italiano, Marco Ferreri. Insieme a lui, nel delirio grottesco-gastronomico che irritò i benpensanti all’uscita nelle sale, gli amici- colleghi Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Michel Piccoli. Chiude la rassegna il 12 novembre, uno dei film più sottovalutati nella carriera di Mario Monicelli che lo diresse nel 1963, “I compagni”, con una giovanissima Raffaella Carrà. Memorabile la scena in cui la futura showgirl aggredisce e picchia un attonito Mastroianni, stavolta nel ruolo del professor Sinigallia che si muove nel mondo tessile operaio della Torino di fine ottocento. E dopo Mastroianni, il cinema di Wim Wenders per 5 settimane. Del regista tedesco vedremo; il 19/11 “Il cielo sopra Berlino”, il 26/11 “Paris, Texas”con una giovanissima Nastassja Kinski, il 3 dicembre “Alice nella città”, il 10 dicembre “Falso movimento”, il 17 dicembre “Nel corso del tempo”. Altro appuntamento del ciclo Mabuse, sabato 23 novembre alle 16 con “La valle dell’Eden”di Elia Kazan, girato nel 1955 ed interpretato da un giovane James Dean che si trasformò subito in una star, tratto dal romanzo di John Steinbeck.

Capolavoro il libro, capolavoro il film. E non capita spesso quando il cinema prende spunto dalla letteratura. Spettacoli unici alle 21,15, posto unico 5 euro (per le versioni restaurate 6 euro). Ingresso riservato ai possessori di tessera associativa 2019, 1 euro. Riduzioni per abbonati Metastasio e Monash University. Programmazione a cura di Luca Barni e Filippo Bardazzi.

Federico Berti