I film del fine settimana nei cinema pratesi

Pedro Almodovar e Marco Bellocchio sono i due grandi maestri in programmazione nel fine settimana all'Eden. Nella saletta cinema del Pecci torna un classico giovanile di Rainer Werner Fassbinder

Pedro Almodovar a Cannes (Ansa)

Pedro Almodovar a Cannes (Ansa)

Prato, 24 maggio 2019 - Due grandi film in programmazione all’Eden di via Cairoli, direttamente dal festival di Cannes. Due pellicole dirette da grandi maestri, diversi per formazione e percorsi, comunque capaci da sempre di toccare l’anima dello spettatore; Pedro Almodovar e Marco Bellocchio.

Il primo firma il film della maturità, “Dolor y gloria”. Una riflessione autobiografica toccata dalla depressione, dagli acciacchi fisici e dalla tossicodipendenza. Alternando il presente e il passato, il maestro spagnolo tesse un affascinante mosaico che tocca delle vette altissime di grande cinema, non riuscendo però ad evitare qualche scivolone nella banalità e nella noia. Nonostante tutto si tratta di un film possente, capace a tratti di commuovere. Il regista Salvator Mallo interpretato da un convincente Antonio Banderas, è un uomo non più giovanissimo, costretto a fare i conti con i propri ricordi, anche quelli che vorrebbe evitare. Tornano a galla gli abbracci spezzati (come il titolo di un precedente film di Almodovar), gli amanti che hanno affollato la vita di un intellettuale di successo, in piena empasse creativa. Una sorta di “Otto e mezzo”, pieno di colori, di passione, di dolori e di gloria (ecco il titolo). Ottima perfomance per Penelope Cruz nel ruolo della madre del protagonista, alle prese con la miseria in un piccolo paesino della Spagna, almeno sessant’anni prima. Pedro Almodovar è di nuovo in forma dopo qualche film da dimenticare (“Gli amanti passeggeri”). Forse non sarà il suo capolavoro assoluto ma “Dolor y gloria” è un film complesso, costruito su un piano narrativo apparentemente sgangherato, una sorta di riflessione sulla vita che passa e allo stesso tempo sul riscatto di cui può essere capace qualunque persona “in fondo al baratro”. La creatività, la fantasia, l’intelletto batte per sempre qualunque terribile dipendenza autodistruttiva. E se il cinema d’autore ha l’obbligo di contenere almeno un messaggio subliminale, questo è quello più importante. Per Pedro, il suo cinema e la sua vita sono una cosa sola. Questo film lo dimostra appieno.

L’altro maestro in programmazione all’Eden è Marco Bellocchio con "Il traditore". A quasi 80 anni e con 55 di cinema, il regista di Bobbio compie l’ennesimo salto mortale della sua carriera; raccontare una figura controversa come quella di Tommaso Buscetta, noto anche come “il boss dei due mondi”. A Pierfrancesco Favino, il difficile compito di dare corpo e voce ad un personaggio estremamente complicato.

Terzo film all’Eden, il nuovo Disney “Aladdin”con Will Smith, anche in lingua originale lunedì alle 21,15.

Il cinema Terminale propone il film francese “Cyrano mon amour”.

Al centro Pecci lo splendido “Sarah e Saleem”. E poi “Takara – la notte che ho nuotato”, il documentario “Dentro Caravaggio”, il cult movie “La paura mangia l’anima”, di Rainer Werner Fassbinder del 1973.

Federico Berti