Il super favorito Roberto Benigni a caccia di un nuovo David di Donatello

Candidato come attore non protagonista per il ruolo di Geppetto nel "Pinocchio" di Matteo Garrone, potrebbe vincere il suo terzo David. Nella storia del premio più importante del cinema italiano, tanti di David conquistati dai cineasti pratesi

Roberto Benigni

Roberto Benigni

Prato, 8 maggio 2020 - David di Donatello numero 65. Stasera in diretta su Raiuno alle 21,20 scopriremo finalmente i vincitori di quella che sarà una edizione che nessuno dimenticherà. Dagli studi Frizzi in Roma, il cerimoniere Carlo Conti annuncerà di volta in volta i vincitori di ogni categoria. Ma tutti i candidati saranno in collegamento via skype, senza applausi e senza standing ovation, per ragioni facilmente intuibili. Tutti a casa propria, compreso uno dei favoriti, il nostro Roberto Benigni, candidato nella categoria “miglior attore non protagonista”, grazie all’intensa interpretazione di Geppetto nel “Pinocchio” di Matteo Garrone.

Il grande successo del Natale 2019 ha fatto incetta di nomination ai David, ben 15 aex equo con “Il primo re” (addirittura 18 per “Il traditore”di Marco Bellocchio). Per Benigni superfavorito, sarebbe il terzo come attore dopo quelli vinti come protagonista nel 1989 per “Il piccolo diavolo”e nel 1998 per “La vita è bella”, oltre quelli vinti in altre categorie; miglior film, miglior regista, miglior sceneggiatura per “La vita è bella”. Poi altri David importanti come quello speciale della giuria per “Johnny Stecchino”, il David scuola per “La vita è bella”e il David alla carriera nel 2017. Al momento il folletto di Vergaio è il più probabile vincitore secondo i “rumors”dell’ambiente. Certamente dovrà vedersela con quattro colleghi bravissimo come Carlo Buccirosso, Stefano Accorsi, Fabrizio Ferracane, Luigi Lo Cascio. E nella storia del premio cinematografico più importante in Italia, la “squadra”dei cineasti pratesi si è saputa imporre spesso, con film di qualità. Francesco Nuti mette a segno una doppietta nel giro di pochi anni con i suoi grandi successi. Miglior attore nel 1983 per il ruolo interpretato in “Io Chiara e lo Scuro” e nel 1985 per la performance in “Casablanca Casablanca”.

Altre nomination per “Son contento”e “Tutta colpa del paradiso”ed anche una nella categoria “miglior regista esordiente”(una sola nomination nel 1987 per il fratello Giovanni ,“Stregati”,migliore canzone originale). E’andata bene anche ad uno dei più grandi sceneggiatori, Piero De Bernardi, nato nel palazzo Banci Buonamici nel 1926. Nella sua lunga e prestigiosa carriera oltre 200 film e tre statuette del David; 1977 per “La stanza del vescovo”di Dino Risi, 1986 per “Speriamo che sia femmina”di Mario Monicelli, 1988 per “Io e mia sorella”di Carlo Verdone. Un premio anche per Giovanni Veronesi grazie alla sceneggiatura di “Per amore, solo per amore”, nel 1994.

Nessun David invece per le due primedonne pratesi, Pamela Villoresi ( due nomination per “Evelina e i suoi figli”e “Splendor”) e Clara Calamai. E stasera tutti in attesa dell’ennesima consacrazione di Roberto Benigni !