Il bacio dei Giancattivi, Athina Cenci ritrova Francesco Nuti / VIDEO

Pienone al cinema Terminale. Lei, troppo commossa, dice poche parole e se ne va

Francesco Nuti e Athina Cenci (foto Attalmi)

Francesco Nuti e Athina Cenci (foto Attalmi)

Prato, 11 maggio 2016 - L'apparizione è stata proprio tale, perché davanti al pubblico si è trattenuta solo pochi minuti. Forse molti speravano che si lasciasse intervistare, ma proprio non ce l'ha fatta: un po' la commozione, un po' le sue condizioni di salute. L'emozione, però, è stata grande per l'incontro in pubblico fra due dei protagonisti del trio comico dei Giancattivi, Athina Cenci e Francesco Nuti.

Come già lo scorso anno, anche in queste settimane il cinema Terminale ospita la rassegna "Buon compleanno Francesco Nuti", promossa dall'assessorato alla cultura del Comune. E lui, cecco da Narnali, è stato quasi sempre presente a ricevere l'enorme affetto che il pubblico nutre ancora per lui. La scorsa settimana la serata spumeggiante con ospite l'altro componente dei Giancattivi, Alessandro Benvenuti; ieri sera il ritorno nella sua Prato della italo-toscana Athina Cenci, che in carriera - come ha ricordato l'ideatore e presentatore della serata, Federico Berti - negli anni Ottanta ha vinto due David di Donatello come miglior attrice non protagonista (per Speriamo che sia femmina e per Compagni di scuola). Athina e Cecco, legati non solo dall'essere conterranei e da una comicità straordinaria quanto sottile, ma anche dal destino avverso: nel 2001 la Cenci fu colpita da un'emorragia cerebrale (anche se il recupero, nel suo caso, è stato davvero brillante), nel 2006 fu Nuti a subire l'ormai tristemente celebre incidente domestico che lo ha costretto su una carrozzina.

Ieri sera il film in programmazione era "Ad ovest di Paperino", diventato un cult, un gioiello di comicità surreale made in Toscana. Quando ancora al cinema si sperimentava. Il Terminale era pieno, Athina Cenci è stata accolta da un applauso fragoroso; ha baciato Francesco, mostrando un grande affetto, e ha ringraziato il folto pubblico. Poi spazio alla proiezione. Poche, pochissime parole, insomma, ma una certezza: Prato vuole ancora tanto bene ai "suoi" Giancattivi.