I "moschettieri" di Veronesi, alla maniera di "Amici Miei"

Il nuovo film del regista pratese Giovanni Veronesi è nelle sale cinematografiche

Giovanni Veronesi torna nelle sale con il suo "I moschettieri del re"

Giovanni Veronesi torna nelle sale con il suo "I moschettieri del re"

Prato, 28 dicembre 2018 - Ci sono tutti i presupposti perché il grande successo cinematografico delle feste 2019 sia il nuovo film diretto dal pratese Giovanni Veronesi. "I moschettieri del re", uscito in centinaia di sale, sta davvero stuzzicando l’interesse degli spettatori, pronti numerosi ad affollare i cinema. Un progetto inseguito per anni quelli di Veronesi: raccontare i tre moschettieri anzi quattro, dopo vent’anni dalle eroiche gesta che hanno fatto di loro degli autentici eroi. Gli anni sono passati, Athos (Rocco Papaleo), Portos (Valerio Mastandrea), Aramis (Sergio Rubini) e D’Artagnan (Pierfrancesco Favino), non sono più come quelli di una volta.

Sono arrivati anche gli acciacchi dell’età e di certo nelle loro vite c’è rimasto ben poco di eroico. Cosa importa? Se a chiamarli all’appello per nuove avventure è niente meno che la Regina Anna interpretata da Margherita Buy basta montare di nuovo a cavallo (seppur con qualche difficoltà), e sfoderare all’occorrenza la spada. Un progetto ambizioso quello di Veronesi. Di certo non deve essere stato facile mettere in piedi un film in costume, ambientato in una epoca passata; un progetto che il regista pratese cullava da molti anni, pensando addirittura ad una versione con Nuti, Verdone, Benigni e Troisi.

Finalmente sugli schermi «I moschettieri del re» con un cast ricchissimo di grandi nomi del cinema italiano. Oltre i quattro protagonisti e la Buy, anche Alessandro Haber, Matilde Gioli e Giulia Bevilacqua. Con le musiche scritte da un certo Luca Medici, conosciuto però come Checco Zalone. E con l’aggiunta della presenza nella colonna sonora, di uno dei pezzi più famosi di Adriano Celentano, «Prisencolinsensinanciusol» che eccezionalmente ha concesso a Veronesi i diritti del pezzo.

E poi, le splendide location di una Basilicata poco conosciuta. Il sottotitolo del film è «La penultima missione». Tutto fa pensare che, in caso del successo che tutti danno per scontato, ci possa essere anche un sequel delle avventure di questi pazzi e divertenti moschettieri, «quattro bischeri» che possono anche ricordare l’allegro branco di «Amici miei».

Grande promozione pubblicitaria (gli attori e il regista sono ospiti in qualunque talk show televisivo) e tanta allegria. Dopo alcuni film che non hanno sfondato al botteghino come «L’ultima ruota del carro», «Una donna per amica» e «Non è un paese per giovani», Veronesi potrebbe nuovamente sbancare al box office come ai tempi di «Manuale d’amore», dei film scritti per l’amico Francesco Nuti («Tutta colpa del paradiso», «Donne con le gonne») o per l’amico Leonardo Pieraccioni, uno per tutti «Il ciclone».