Andrea Cecconati, regista fiorentino che si è formato con i "maestri" pratesi

Con i primi due cortometraggi. Cecconati partecipa a festival internazionali del cinema. Successo e riconoscimenti a Parigi, in Cile e negli Stati Uniti

Andrea Cecconati

Andrea Cecconati

Prato, 8 agosto 2019 - Andrea Cecconati è un giovane filmmaker che sta bruciando le tappe con le prime affermazioni nei festival internazionali. Fiorentino di nascita, pratese per la sua preparazione professionale che lo ha portato a frequentare inizialmente la scuola di cinema Nemo Academy of digital arts, con i corsi di regia condotti dal pratese Nello Ferrara. E anche i corsi di recitazione a Officina Giovani, tenuti dall’attore regista pratese Milko Cardinale.

Nel suo già lungo curriculum, la partecipazione nello staff del Toscana Filmmakers Festival. A soli 25 anni Andrea Cecconati ha costruito un ricco bagaglio di conoscenze che gli hanno permesso di “spiccare il volo” come autore e regista (ed ennesima conferma della qualità delle scuole pratesi e dei professionisti pratesi del cinema che le conducono).

Con i suoi primi cortometraggi, Cecconati sta facendo il giro del mondo nei festival internazionali. “E’stato un percorso nato con estrema rapidità” ricorda. “Prima della scuola che ho frequentato, a malapena sapevo cosa significasse il termine inquadratura. Al termine mi sono ritrovato ad avere tra le mani un cortometraggio ideato, diretto, editato, organizzato da me stesso”. Il suo percorso cinematografico è iniziato così. Subito dopo sono arrivati i riconoscimenti da ogni parte del mondo.

“Sono stato selezionato in molti festival e ho ottenuto anche vari premi, sorprendendomi ogni volta”. Per esempio con il suo debutto dietro la macchina da presa con “Birth”, Andrea vince a Parigi e in Cile e partecipa al festival di cinema di Sant’Ana in California, interamente centrato sulla figura dello scrittore Philip Dick. Recentemente vince a Sacramento come miglior corto sperimentale. Non da meno il suo secondo cortometraggio dal titolo “Caresses” che ha partecipato ad una importante kermesse cinematografica a Las Vegas. “Io faccio questo mestiere con l’unico scopo di mostrare al prossimo cosa penso. E’una sorta di necessità, difficile da spiegare. Per me il premio, di per sé, significa che qualcuno si è divertito a guardare la mia opera. In un cinema di Los Angeles è stato proiettato Birth. Sono andato a presentarlo ed è stata veramente una serata meravigliosa”. Fondamentale, la scelta dei collaboratori che compongono la troupe.

“Amo lavorare seguendo un principio imprescindibile: mi circondo esclusivamente di persone generose e sensibili. I miei set hanno la pretesa di essere angoli di pace”. E dopo i primi successi, tante nuove idee (4 sceneggiature per lungometraggi e 7 per i corti)). E poi di nuovo sul set. Nei giorni scorsi Cecconati ha girato un nuovo corto, “Apocalypse” che vedremo presto nei festival di tutto il mondo.

Federico Berti