Scissione di Renzi, Giancarlo Cecchi: "Sono pronto a dare un contributo

E’ stato fra i primi a formare in città i comitati civici

L’ex direttore generale della Provincia, Giancarlo Cecchi, seguirà Renzi nella sua nuova a

L’ex direttore generale della Provincia, Giancarlo Cecchi, seguirà Renzi nella sua nuova a

Prato, 18 settembre 2019 - E’ stato fra i primi a formare in città i comitati civici (che coordina), ha organizzato la serata pratese per la presentazione del suo libro ed ha creato, prima delle elezioni, il gruppo civico «40+1». L’ex direttore generale della Provincia, il manager Giancarlo Cecchi, adesso è pronto a seguire Matteo Renzi anhe nella nuova avventura post-Pd, pur precisando di "non essere un politico" ma solo un cittadino che vuole dare una mano.

Cecchi, perché ancora con Renzi?

"Mi piace la sua forza riformatrice. Voleva svecchiare il partito ma non ce l’ha fatta. Ora spero che si riparta dal referendum: non ha perso Renzi, ma l’Italia".

Cosa faranno i comitati civici a questo punto?

"Fin da ora sono pronto a dare una mano a Renzi nei limiti del tempo a mia disposizione. Darò un contributo alla struttura che nascerà".

Non è che finora i comitati civici siano stati molto visibili. Adesso cambieranno le cose?

"Sicuramente saranno più attivi, credo siano il punto di partenza per la formazione del nuovo soggetto politico, o della nuova casa come la chiama lui".

Renzi ha fatto la scelta giusta ad uscire dal Pd?

"Sì. Le fusioni a freddo a volte funzionano e a volte no. Nel Pd si sommano due anime, quella degli ex Pci e quella degli ex Dc. A volte si sta insieme più per un legame di potere che per altro. Penso ad esempio a Giacomelli e Martini: quale può essere la loro visione comune della società? Credo che condividano poco. Uscendo dal Pd Renzi dimostra di avere grande libertà. Lo apprezzo per questo".

Condivide anche la scelta di appoggiare il nuovo governo?

"Senz’altro. Ed è giusto che la scissione avvenga ora".

Ha già parlato con chi ha aderito ai comitati civici? Chi la seguirà?

"L’adesione ai comitati non era forzata, non c’è stato tesseramento di massa, ma condivisione. Chi vorrà far parte della nuova avventura lo farà liberamente".

Chi c’è dentro i comitati?

"Persone che rappresentano davvero la società civile, lontane dalla politica, senza incarichi né tessere".

Prenderete quella del nuovo partito?

"Non se nemmeno se esisterà, nel caso io lo farò".  

L.B.