Piazza piena per Biffoni. "Noi sempre fra la gente"

In duemila davanti al Comune per il comizio del sindaco. Stasera arriva Salvini

Matteo Biffoni al comizio in piazza del Comune (foto Attalmi)

Matteo Biffoni al comizio in piazza del Comune (foto Attalmi)

Prato, 6 giugno 2019 - "Noi siamo i pratesi che non hanno bisogno che la città venga raccontata dal politico di turno. Noi siamo quelli che non hanno paura a metterci la faccia, ad andare nelle piazze e nelle strade anche a prendere critiche. Noi siamo voi, la gente di Prato che non si è arresa mai. Carico, efficace, in empatia totale con la piazza strapiena (circa 2mila persone), il sindaco Matteo Biffoni ieri sera non ha avuto paura nemmeno di lasciarsi andare ad un pronostico alla fine del comizio davanti al Comune in vista del ballottaggio del 9 giugno: «Vedendo questa piazza, se ancora una volta mi accompagnerete, da domenica sera saremo pronti a dare di nuovo a Prato tutto l’amore che c’è». Un amore che ieri sera ha ricevuto, e tanto, mentre i suoi sostenitori riempivano anche la scalinata di palazzo Pretorio per vederlo bene. «Ci sono più persone che per Salvini», ripetevano orgogliosi i suoi «tifosi», con in mano fiori arancioni e blu preparati dalle volontarie «che sono andate all’Ikea a comprare i fazzoletti per realizzarli». Una spinta dal basso, dalla voglia di partecipare, raccontata sul palco da Marta Logli, giovane democratica, dal commerciante Salvatore Federico e soprattutto da Michela Giorgi, una mamma «che ha deciso di alzarsi dal divano» per sostenere Biffoni.

Il sindaco è salito sul palco poco dopo le 21,30 per l’evento clou della campagna elettorale per il ballottaggio di domenica. Completo blu, famiglia al seguito, staff e giunta al completo al suo fianco. Carico prima ancora di salire, quasi irrequieto sotto la scaletta, quando ha preso il microfono è sembrato trascinato dalla folla perché in mezzo alla gente si esalta ed è vero che non la teme. Durante il suo discorso ripete spesso lo stesso concetto: noi non abbiamo paura, noi non abbiamo paura. Di nulla, né delle critiche, né di Salvini, mai citato direttamente ma evocato più volte. Il ministro stasera sarà poche centinaia di metri oltre piazza del Comune. Biffoni lo sfida, così come sfida Spada: «Questa è una piazza bellissima e siete qui non per ascoltare il politico di turno che viene da fuori, ma per parlare di noi. Questa è la piazza del noi».

Primo boato e applausi. «Noi non abbiamo bisogno del soccorso di un politico che viene da fuori, noi la credibilità ce la siamo conquistata giorno per giorno. Noi siamo Prato e Prato parla con il suo sindaco, non si trincera dietro nessuno perché questa comunità non se lo merita. Non abbiamo bisogno di qualcuno da fuori che ci venga a spiegare cosa fare».

Nella parte centrale del discorso c’è spazio per qualche riferimento alle cose fatte, ma Biffoni non è in piazza per fare liste, è lì per chiedere una scelta di campo: noi siamo quelli che stanno con i pratesi, loro sono quelli che si nascondono dietro un politico. «Abbiamo accompagnato lo sforzo quotidiano della città, non ci siamo mai tirati indietro cercando di trovare le soluzioni. Abbiamo saputo dire dei no e ora vogliamo tutelare la città dagli opportunismi, proteggerla da chi la vuole riportare indietro raccontando storie alla pancia. Ma non funziona così. Abbiamo bisogno di altro che del racconto delle paure. E’ facile attaccare con dichiarazioni che colpiscono e dividono, sono setimane che arrivano brutte provocazioni. Qualcuno ha sperato invano che ci saremmo dimenticati di parlare di Prato, ma non è andata così».

Ancora una sfida al centrodestra e a Salvini: «Venite a parlare di Prato se ci riuscite. Diciamo no alla politica dello spacco tutto, alle denigrazioni personali: il nostro territorio di gioco sono le piazze vere, le strade vere. Non stiamo dietro la tastiera di un computer, non ci nascondiamo dietro qualcuno che viene da lontano. Non abbiamo paura di nulla e nessuno, perché una comunità si conosce se ci si vive quotidianamente, non venendoci mezz’ora». E poi il finale, forse andando anche contro le raccomandazioni di chi gli è vicino e che non osa sbottonarsi su previsioni, totogiunta, parasondaggi. Bocche cucite fino al 9 giugno dopo le 23. Tutti tranne lui, carico e caricato dalla sua piazza. «Siamo pronti a dare a Prato tutto l’amore che c’è». E giù applausi.

E stasera tocca al centrodestra con Matteo Salvini in piazza delle Carceri alle 21 a sostegno del candidato del centrodestra Daniele Spada.