Il centrosinistra: un «esercito» di 50 volontari. Porta a porta per la conferma

Per Biffoni una campagna elettorale sul territorio senza alleanze

Matteo Biffoni

Matteo Biffoni

Prato, 29 maggio 2019 - Lavoro sul territorio, nessun cambio di strategia, nessun apparentamento. La linea del centrosinistra per tenersi il Comune non prevede stravolgimenti dopo l’esito delle amministrative e non potrebbe essere diversamente. Il risultato del primo turno ha visto il sindaco uscente sfiorare la rielezione dopo che alle europee la Lega aveva «spaventato» il centrosinistra centrando anche in città un dato record del 34%. Le comunali si sono dimostrate un’altra partita, come lo stesso Biffoni aveva immaginato e sperato, ma ora di partite c’è la terza, quella del ballottaggio. Ancora diversa, ancora complicata, ancora da combattere fino alla fine per non rischiare nulla.

Così, dopo una cena in piazza Mercatale in cui c’è stato anche il tempo di festeggiare le vittorie al primo turno di Simone Calamai a Montemurlo e Giovanni Morganti a Vernio, ieri la macchina organizzativa del Pd e della coalizione si è rimessa subito al lavoro per la campagna elettorale bis sul territorio. Una campagna che sarà ancora porta a porta con un piccolo «esercito» di 50 volontari, come è successo per il primo turno.

«Torneremo nelle frazioni per distribuire materiale e chiedere il sostegno per Biffoni – sottolinea il segretario del Pd, Gabriele Bosi – C’è molto entusiasmo, qualcuno mi ha chiamato per chidermi ‘quando ripartiamo?’ E’ un bel messaggio». Non ci sarà il tempo per battere palmo a palmo Prato come è accaduto nelle ultime settimane, ma certamente si cercherà di coprire più zone possibile per fare in modo di tenere alto il consenso per il sindaco uscente. I volontari gireranno a coppie per chiudere il lavoro di questi mesi.

Biffoni lunedì ha escluso apparentamenti con la sinistra (Daghini e Rocchi), ma è possibile che in questi giorni ci siano contatti per favorire la vittoria del centrosinistra al secondo turno. Nessuna telefonata invece con i Cinque Stelle, che anche ieri hanno ribadito di voler lasciare mano libera agli elettori. In linea puramente teorica Biffoni, che ha chiuso il primo turno con quasi 11mila voti di vantaggio rispetto a Spada, potrebbe contare su una ulteriore riserva di 1600 preferenze, ovvero quelle che hanno preso, insieme, i candidati a sindaco dei comunisti pratesi, Roberto Daghini, e di Prato in Comune, Mirco Rocchi.

Dal canto suo il sindaco in questi giorni continuerà a farsi vedere sul territorio ma anche a portare avanti la routine amministrativa. Ieri mattina ad esempio si è svolta una giunta per completare l’iter di alcuni provvedimenti. «La città ha capito il nostro messaggio – ha detto Biffoni subito dopo aver visto l’esito del voto – Adesso andremo avanti come abbiamo fatto finora». E ha già cominciato a farlo.

L.B.