"Voglio un anno di lavoro e cantieri Ma dobbiamo battere la burocrazia"

Biffoni: "Prato è ripartita dopo la pandemia. Le elezioni? Pronto ad aiutare"

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"L’impressione che ho io di Prato è quella di una città che è definitivamente ripartita dopo la pandemia. Una ripartenza positiva perché non abbiamo avuto perdite dal punto di vista imprenditoriale e di posti di lavoro. Questo significa che il distretto ha una robustezza di base. Alla città adesso auguro un 2023 di lavoro, ma anche di cantieri, burocrazia permettendo". Il sindaco Matteo Biffoni esprime soddisfazione per lo stato di salute di Prato post covid e con ottimismo si avvia ad aprire quello che sarà l’ultimo vero anno di mandato, visto che nel 2024 si aprirà inevitabilmente la corsa alla sua successione con le elezioni amministrative. Il primo cittadino ricorda che a "Pitti Filati c’era una quantità di compratori negli stand che non si vedeva dagli anni ‘90", segno quindi della vitalità economica del territorio. E sottolinea anche come "le società sportive e le associazioni culturali siano rimaste in piedi. Dovevamo essere la Wuhan d’Italia e invece abbiamo reagito meglio di altri" rivendica con orgoglio. Le sfide del 2023 per la giunta sono relative ai cantieri. Su tutti l’interramento della declassata al Soccorso e la nuova palazzina dell’ospedale. Non a caso il primo cittadino sottolinea i nodi burocratici, perché sono stati quelli che finora hanno bloccato le grandi opere in città.

Inevitabile per il sindaco parlare anche del futuro e della corsa che si aprirà nel Pd per la successione in vista del 2024: "Io sono a disposizione per dare una mano sull’impostazione delle linee guida che dovranno caratterizzare la campagna elettorale. Farò di tutto per facilitare il dialogo fra i progetti che abbiamo impostato e quelli che la prossima giunta erediterà. Sul nome invece ho le mie idee ma è tutto prematuro e soprattutto dovremo decidere tutti assieme come comunità". Sull’ipotesi di pescare dalla sua attuale giunta per individuare il prossimo candidato sindaco del Pd, Biffoni ritiene "prematura" ogni considerazione, ma si dice fiducioso per un accordo unitario. "Nei grandi partiti c’è una dialettica continua, si discute e ci si confronta. Ritengo che ci siano tutte le condizioni per arrivare a un nome condiviso". L’ultima battuta è sull’aeroporto, in risposta all’affermazione del governatore Giani che è convinto che Biffoni darà il proprio appoggio diretto o indiretto all’ampliamento del Vespucci. "Le mie preoccupazioni sono le stesse di sempre – conclude –. Aspetto di vedere i progetti in via ufficiale assieme ai tecnici, perché finora non ci è stato mostrato ancora niente".

Sdb