Da circa 8 anni sono senza casa e adesso dormono in un camper nel parcheggio del cimitero di Poggio a Caiano. Sono Luca Cinelli, 62 anni e l’ex moglie Soraya Pallavicini, assistiti dal buon cuore di tanti poggesi che li riforniscono di cibo e vestiti ma anche dagli aiuti pubblici. L’intervento de "La Nazione" è stato chiesto dai cittadini preoccupati dal freddo dell’inverno. La coppia aveva una villetta a Poggio, acquistata con mutuo e con la perdita del lavoro di Luca e l’impossibilità di far fronte alle rate, la casa fu messa all’asta. Non solo: il garante del mutuo era la mamma di Luca e pure la sua abitazione, dove nel frattempo la coppia era andata a vivere, andò all’asta. La madre è morta nel 2019 e da allora vivono fra sistemazioni di fortuna sino alla decisione di comprare un camper usato. In questi anni Luca e Soraya hanno usufruito del reddito di cittadinanza ma a fasi alterne: "Sino a maggio 2022 – racconta Luca – percepivo 500 euro poi è stato bloccato perché avevo ancora la residenza dalla mamma e poi nella casa dove viveva Soraya a Carmignano, adesso ce l’ho nella casa comunale a Poggio e lo riattiveranno. Anche a Soraya è stato sospeso per questo motivo e abbiamo perso quella piccola casa presa in affitto. Lei riesce a lavorare facendo la badante a ore, io sono un meccanico ma chi assume un uomo di 62 anni? Grazie ad una signora di Poggio ho trovato questo camper usato che pago a rate, l’ho rimesso a posto tutto da solo. Poi abbiamo i nostri mobili in un deposito che costa 250 euro al mese. Il Comune ci chiede di trovare una casa in affitto ed è disposto a sostenerci: ma chi trovi disposto a fare a noi un contratto d’affitto?". Va detto che non essendo in graduatoria Epp, per loro non è possibile l’assegnazione di una casa popolare. L’assessore ai servizi sociali Maria Teresa Federico ha incontrato più volte Luca e Soraya: "La situazione è seguita da tempo non solo dal sindaco e da me ma anche da tutto l’ufficio e dalle assistenti sociali che si stanno impegnando in modo professionale ed attento per fornire l’aiuto necessario per quanto ci è possibile. Come Comune mettiamo a disposizione altre forme di aiuto a chi è in emergenza abitativa. Tra queste un importante contributo economico che può arrivare a coprire per intero l’affitto di un appartamento per diversi mesi, il tempo necessario per una famiglia di rimettersi in piedi". L’appello perciò è questo: se qualcuno ha una casa sfitta da mettere a disposizione, l’amministrazione è ben lieta di dare tutto il supporto necessario. M. Serena Quercioli