Violentato in carcere da un altro detenuto

L'accusato è in cella alla Dogaia per un cumulo di reati. Le violenze sarebbero andate aventi per un mese. Indagine lampo della Procura

Camionetta della polizia penitenziaria davanti al carcere della Dogaia (foto Attalmi)

Camionetta della polizia penitenziaria davanti al carcere della Dogaia (foto Attalmi)

Prato, 8 febbraio 2017 - Una bruttissima storia di violenza sessuale consumata in carcere da un detenuto nei confronti di un altro detenuto. La vicenda è stata illustrata stamani in Procura dal procuratore Giuseppe Nicolosi (nella foto in basso) e dal sostituto procuratore Antonio Sangermano. Del fatto si è occupata la polizia penitenziaria.

Il fatto è avvenuto nel carcere della Dogaia: sotto accusa un marocchino di 44 anni, Hakim Touhami, accusato di violenza sessuale ai danni di un altro detenuto, cinese di 35 anni. Il nordafricano si trova in carcere da un anno in seguito a un cumulo di pene per svariati reati tra cui maltrattamenti in famiglia, violenza privata, spendita di banconote false e porto d'armi, mentre la vittima per molestie sessuali ai danni dei figli.

Il procuratore Giuseppe Nicolosi (foto Attalmi)
Il procuratore Giuseppe Nicolosi (foto Attalmi)

I due detenuti erano nella stessa cella e il cinese sarebbe stato violentato tutti i giorni dal marocchino, forte anche della sua corporatura decisamente più robusta rispetto all'esile vittima.

L'orientale è stato visitato e refertato al pronto soccorso. E' stato proprio lui, stanco di subire le violenze, a confidarsi con un altro detenuto e con le autorità di sorveglianza. Altri detenuti avrebbero confermato le violenze. La vittima è stata trasferita in un altro penitenziario.

Le indagini sono durate una decina di giorni dopo la segnalazione arrivata dal carcere. Le violenze, invece, sarebbero andate avanti dalla fine di dicembre alla fine di gennaio.

Laura Natoli