Padre e zio accusati di violenza. 'La ragazza può testimoniare'

Battaglia sulla consulenza. Il gip: ‘La minore sarà sentita’

Le indagini sono state seguite dai carabinieri della stazione di Vaiano coordinati dal pm Valentina Cosci

Le indagini sono state seguite dai carabinieri della stazione di Vaiano coordinati dal pm Valentina Cosci

Prato, 10 marzo 2018 - Una lunga consulenza su cui i legali degli indagati hanno dato battaglia. Una storia raccapricciante raccontata da una ragazzina che all’epoca dei fatti aveva solo 15 anni. Molestata dal padre e dallo zio, oltre che dallo stalliere che accudiva i cavalli del padre. Un’accusa pesante arrivata da parte della minore dopo che era stata vittima di violenze sessuali da parte di un senzatetto con cui aveva fatto amicizia sul bus che da Vaiano la portava a scuola a Prato. I due procedimenti sono separati e mentre il senzatetto è già a processo, i tre uomini al momento sono solo indagati con le pesanti accuse di violenza sessuale su minore e molestie.

Il pm Valentina Cosci ha fatto richiesta di incidente probatorio per ascoltare la minore, ma le difese (Giovanni Renna per lo zio, Michele Nigro per il padre e Siciliano per lo stalliere) si sono opposti fermamente ritenendo la ragazzina non in grado di testimoniare. Ieri è stato ascoltato a lungo il consulente del giudice Francesco Pallini. Oltre due ore per la relazione del consulente, secondo cui la giovane è capace di riferire come sono andate le cose per lei. Il gip ha fissato l’incidente probatorio della minore per aprile. Oltre alle difese, era presente l’avvocato Elena Augustin che assiste la parte offesa. Le presunte violenze raccontate dalla minore – che è stata allontanata dalla casa familiare dal giodice del tribunale dei minori – sarebbero avvenute nell’abitazione dove la giovane viveva con la madre e in un capanno adiacente alla casa. Una storia su cui deve essere fatta chiarezza.

La denuncia è arrivata dalla ragazzina stessa e dalla madre dopo che era finito in carcere un senzatetto, 57 anni, anche lui accusato di aver avuto rapporti sessuali con la giovane. I due si erano conosciuti sull’autobus che la minorenne prendeva per andare a scuola. Era diventato una sorta di «confidente» per la giovane. La segnalazione partì dalla scuola a causa delle tante assenze della studentessa. L’uomo venne arrestato e adesso si trova ancora in carcere in attesa della sentenza.