Senza stipendio da 3 mesi, "non c'è personale per le buste paga"

La situazione paradossale per i lavoratori neoassunti dal Ministero della Cultura

Polemiche per gli stipendi non pagati ad alcuni addetti alla vigilanza

Polemiche per gli stipendi non pagati ad alcuni addetti alla vigilanza

Poggio a Caiano (Prato), 4 dicembre 2022 - Venti assistenti alla vigilanza di musei e ville medicee lavorano dal 15 settembre ma sono senza stipendio e pare che fino a gennaio non vedranno un euro. Il caso riguarda anche una lavoratrice della villa medicea di Poggio a Caiano. La Funziona pubblica Cgil di Firenze ha reso nota la situazione dichiarando di essere pronta a rivolgersi al prefetto. Il bando del Mibac del 2019, ha avuto rallentamenti a causa della pandemia e l’estate scorsa è uscita una graduatoria con 1054 ammessi. A Poggio a Caiano sono entrati in servizio 7 addetti e di questi una rientra nelle 20 unità che lavorano da tre mesi senza retribuzione. Il motivo? La carenza di personale negli uffici della ragioneria del Ministero delle Finanze cioè gli uffici preposti all’elaborazione dei cedolini paga. Una storia che sembra paradossale ma invece è reale.

"Si tratta – spiega Mirella Dato, della Fp Cgil – di lavoratrici e lavoratori che hanno vinto il concorso Afav del Mic (con assunzione a tempo indeterminato) e ora senza una busta paga non possono firmare un contratto di affitto, devono mangiare, dare da mangiare ai loro figli, pagare le bollette. Altri loro colleghi, più fortunati, si sono visti corrispondere gli stipendi in ritardo. Il Ministero della Cultura dice che la colpa è della ragioneria territoriale (a cui spetta il compito di emettere la busta paga ed erogare lo stipendio), la ragioneria territoriale adduce il ritardo alla carenza di personale che non consente di ‘lavorare in tempo’ tutte le partite stipendiali che riguardano questi nuovi assunti. Poi viene fuori anche che il Ministero della Cultura ha inviato in ritardo i dati necessari per elaborare i cedolini. Dopo aver iniziato a lavorare ben 3 mesi fa, non è accettabile sentirsi rispondere che gli stipendi saranno pagati a gennaio, senza nemmeno sapere se tutti insieme o solo una parte". Secondo i sindacati il Ministero delle Finanze poteva attivarsi per emettere un ‘cedolino urgente’ questo mese, per consentire ai lavoratori di far fronte alle necessità.

"Nei meandri della burocrazia – aggiunge Mirella Dato - qualcuno deve farsi carico del problema. Restiamo convinti che tutto ciò può succedere perché il mancato turn over, negli ultimi 10 anni, ha svuotato gli uffici delle pubbliche amministrazioni". Un altro aspetto insolito della vicenda, evidenziato dai sindacati, è che fra i 20 senza stipendio vi sono addetti che hanno già lavorato per il Ministero e quindi i loro dati sono nell’anagrafica per l’elaborazione delle buste paga. Le assunzioni fatte non sono comunque sufficienti a coprire il fabbisogno della vigilanza di ville e musei e nel periodo gennaio/febbraio 2023 dovrebbero entrare ulteriori forze, anche per villa "Ambra". A Poggio la situazione con i 7 inserimenti del personale di vigilanza è migliorata rispetto all’inizio dell’anno ma adesso bisognerebbe che venissero pagati.