Prato, il folle assalto alla Municipale nei caroselli. Ha 20 anni la vigilessa ferita

Furgone della municipale devastato. Accade durante la festa per l'Italia in finale agli Europei

Il furgone dei vigili urbani assaltato

Il furgone dei vigili urbani assaltato

Prato, 8 luglio 2021 - Una notte di passione, come non se ne vedevano da tempo. L’Italia in finale all’Europeo ha scatenato la gioia dei pratesi che si sono riversati nelle strade - specie quelle del centro storico - per festeggiare fino a tardi. Il centro focale della notte azzurra, come già in occasione della vittoria sul Belgio di venerdì, è stata piazza San Marco, dove si sono accalcati in centinaia.

Vince l'Italia, festa degerera a Prato
Vince l'Italia, festa degerera a Prato

Di mascherine nemmeno l’ombra, fatta qualche rarissima eccezione. Ma una notte di gioia e di euforia si è trasformata all’improvviso in ore di tensione ed eccessi a causa degli atti di violenza e di vandalismo commessi da alcune decine di teppisti, giovani soprattutto. La situazione è degenerata quando, poco prima di mezzanotte e mezzo, è transitato in piazza San Marco un furgone Renault della polizia municipale – attrezzato per rilevare gli incidenti stradali – che dal centro stava cercando di raggiungere via Valentini, dove si era appena verificato un incidente che niente aveva a che fare con i festeggiamenti per la Nazionale.

Il mezzo della municipale è stato preso d’assalto, con un paio di giovani a torso nudo che sono saliti sul tettuccio, e pesantemente danneggiato. Almeno una decina – ma forse anche di più – di ragazzi ha accerchiato il furgone, provando a ribaltarlo a furia di spinte e cominciando a battere sui vetri. Il cristallo posteriore alla fine è stato spaccato: secondo gli accertamenti degli stessi vigili, a un ventunenne pratese dal fisico imponente, M.W., è bastato un solo cazzotto a mani nude per mandare in frantumi il lunotto.

Le due vigilesse a bordo, illese ma spaventatissime, hanno lanciato l’allarme alla centrale e chiamato rinforzi. Le prime ad arrivare sul posto sono state due colleghe, un istante dopo una di loro è stata colpita da dietro da uno sconosciuto con una bottiglia di vetro.

L’agente di 20 anni, F.V., originaria di San Giovanni Valdarno, ultima assunta in Comune nel dicembre 2019 attraverso il concorso della polizia municipale, è stata accompagnata dai colleghi al pronto soccorso e refertata con 10 giorni di prognosi. Fortunatamente solo dei lividi per la giovanissima vigilessa, inseguito dimessa.

Nella stessa nottata, una pattuglia composta da due motociclisti della polizia municipale si era recata al Santo Stefano per visitare la collega ferita. Al pronto soccorso i due agenti hanno notato un giovane alto e grosso che si stava facendo medicare un braccio insaguinato, dicendo ai sanitari di essersi ferito poco prima in piazza San Marco. I motociclisti, insospettiti, una volta tornati al comando hanno visionato le immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza e da quella interna al Renault, e hanno subito riconosciuto nel giovanotto ben piazzato del pronto soccorso il vandalo del furgone.

Ieri mattina, infine, avendo saputo dalla madre che era ricercato, M.W. che aveva passato la notte fuori casa, si è presentato alla centrale della mucipale con il padre. Ha raccontato di non ricordare un granché della notte brava, e di aver assalito il furgone a causa di qualche bevuta di troppo. E’ stato denunciato per danneggiamenti aggravati e interruzione di pubblico servizio. Almeno altri due ragazzi nelle prossime ore potrebbero seguire lo stesso destino, sempre grazie alle indagini dei vigili che stanno scandagliando i fotogrammi delle telecamere del furgone e quelle in zona.

I festeggiamenti sono proseguiti in centro fino all’1,30 dell’altra notte, quando una decina di macchine delle forze dell’ordine si è presentata in piazza san Marco per ristabilire l’ordine e disperdere i ragazzi ancora presenti. Durante le operazioni sono state immobilizzate due persone particolarmente agitate.

E adesso cresce l’attesa per domenica sera, quando - in caso di successo finale dell’Italia di Roberto Mancini - si potrebbero ripetere le medesime scene in piazza San Marco. Ok a caroselli, cori, bandiere e fumogeni (facendo i doverosi scongiuri calcistici): ma il timore delle autorità di pubblica sicurezza e amministrative è la replica di incidenti gratuiti, ingiustificabili e vergognosi.

Francesco Bocchini