Dopo 65 anni chiude storico negozio di alimentari / Scriveteci i vostri ricordi

Dal 9 settembre il negozio di alimentari, fondato dal Venturino Orlandi, sarà chiuso e la licenza tornerà in Comune

Roberto Orlandi con i genitori Venturino e Mafalda

Roberto Orlandi con i genitori Venturino e Mafalda

Prato, 16 agosto 2019 - La ricetta della schiacciata di Venturino resterà segreta, come lo è stata per 65 anni. Dal 9 settembre il negozio di alimentari, fondato dal Venturino Orlandi, sarà chiuso e la licenza tornerà in Comune. Finisce un’epoca per il commercio di vicinato a Poggio a Caiano e quella schiacciata all’olio, bassa, gustosa e profumata (e mai bruciata) ha accompagnato la colazione di migliaia di bambini a scuola ed è stata sulle tavole, all’ora di pranzo, in tante case. Venturino e Mafalda si sposarono nel 1954 e aprirono insieme la “drogheria’’ in via Ambra (non nel punto però dove è adesso) dove si vendeva di tutto: dagli alimentari ai detersivi. «Il babbo - racconta Roberto Orlandi - già da tempo lavorava nel settore e aveva col cugino una botteghina davanti al Comune. Poi con la mamma aprirono un negozio a casa Nepi.

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Nel 1975 ristrutturò questa baiadera realizzando negozio e casa e io sono praticamente cresciuto dietro al banco». Roberto si è diplomato ragioniere e dopo il servizio militare ha preso una decisione per l’epoca “controcorrente’’: portare avanti la bottega con i genitori. Era il 1987 e nelle aziende di Prato i ragionieri erano richiestissimi ma la sua cordialità, il suo amare stare a contatto con la gente gli fece fare una scelta che non ha mai rimpianto: «Dal 1978 - ricorda - aiutavo i miei genitori in negozio. All’epoca c’era lavoro, i nostri prodotti freschi piacevano e il covaccino di Venturino è sempre stato un must: perché dovevo chiudermi in ufficio? Qui stavo bene. Ricordo da ragazzino quando andavo a prendere la stanga di ghiaccio, eravamo sempre aperti, pure la domenica. Stare col pubblico è il più bel lavoro». Con Roberto nel 1984 entra in negozio la moglie Roberta e Venturino va in pensione nel 1987. Da allora Roberto è titolare e i poggesi si sono affezionati anche a lui. Mafalda e Venturino non ci sono più ma il loro ricordo è vivo nel cuore e nella memoria della gente perché le loro prelibatezze, dal baccalà ai sughi freschi, hanno deliziato per decenni i palati. Roberto Orlandi è arrivato all’età della pensione, il figlio ha preso una strada professionale diversa e non resta che la chiusura. L’ultima bottega storica di Poggio abbasserà la saracinesca dopo le ferie e Roberto si dedicherà all’altra grande passione: la regia teatrale. Da anni è regista della compagnia Ambra e Ombrone. «La musica è quella che rimane nell’orecchio»: conclude Orlandi, salutando i suoi affezionati clienti.

M. Serena Quercioli