SARA BESSI
Cronaca

Armando diventa prete a 61 anni. ‘Anche mia figlia all’ordinazione’

La svolta dopo la morte della moglie. Avrà una parrocchia in Perù

Armando Zappa (Attalmi)

Prato, 1 agosto 2016 - In missione ha vissuto e lavorato per tutta la vita insieme alla moglie Marta. Ora sta per iniziare a scrivere un’altra pagina di una esistenza incentrata sul dono di sè agli altri, come marito e padre fino al 2013 e dal prossimo dicembre anche come sacerdote. E’ la storia di Armando Zappa, 61 anni, segnata dalla mano di una Provvidenza che richiede impegno, costanza e operatività in Paesi poveri, come la Bolivia e il Perù. Il 3 dicembre sarà ordinato sacerdote a Lima, dopo aver già ricevuto il diaconato a Chimbote, che diventerà la sua parrocchia, una città che conta un milione e 800mila abitanti. «Siamo partiti, io e mia moglie Marta, da Prato nel 1991 - racconta Zappa che era ricercatore di agraria a Firenze - destinazione Escoma, una missione dell’operazione Mato Grosso sul lago Titicaca. Siamo rimasti lì fino al 2001. Nel ’93 la nostra famiglia è cresciuta con l’arrivo di nostra figlia Anna. Nel 2001 Marta si è ammalata e siamo tornati in Italia per l’operazione e le cure. Siamo ripartiti nel 2003, destinazione Tomanga in Perù da dove siamo rientrati nel 2013 quando mia moglie si è aggravata ed è morta. Dopo la scomparsa di Marta avevo deciso di restare a Prato vicino a mia figlia. Poi, sollecitato da padre Ugo, il fondatore di Mato Grosso, e spinto da alcuni amici che mi conoscono bene, ho deciso di riprendere in mano la mia vita e di tornate in missione, ma in modo diverso, quasi da asceta: avrei voluto condurre una vita ritirata, fatta di carità e lavoro della terra. Non è stato facile con mia figlia che aveva perso da poco la mamma».

«I giovani ti indicheranno il cammino», gli aveva preannunciato padre Ugo e così è avvenuto. «A Tomanga ho dato vita insieme ai giovani a un progetto di sviluppo del turismo archeologico in una zona di montagna recuperando e ricostruendo ex novo, a fianco di quella antica, una città risalente a 1500 anni fa. Questi ragazzi, che vivono in povertà hanno espresso il desiderio di aiutare gli altri e sulla scorta del loro entusiasmo siamo venuti a Chimbote per costruire sei asili per la baraccopoli delle zone di espansione». Ed è da questa esperienza con i giovani che la strada per il sacerdozio si fa avanti, sostenuta da padre Ugo che per Armando ha chiesto al vescovo un percorso rapido per giungere all’ordinazione. «Provo due sensazioni molto forti: da un lato il senso di inadeguatezza, dall’altro un grande desiderio di Dio. Sento questa ordinazione come un dono. La mia vita è stata trasportata da un’onda di bene: prima i miei genitori, poi Marta e ora centinaia di ragazzi. Mia figlia, all’inizio, ha vissuto la decisione con un rifiuto, temendo di perdere il padre, ma adesso pur scossa da sentimenti contrastanti mi ha capito e sarà presente all’ordinazione». La sua parrocchia si chiamerà Assunzione di Maria con 50mila persone in una zona di Chimbote di nuove invasioni con l’arrivo di povera gente che sradicata dalla propria terra cerca fortuna costruendo nel deserto case di stuoia. Intanto un sogno Armando lo ha già esaudito: quello della madre, morta da tempo, che il giorno del matrimonio aveva fatto tre richieste e una era che uno dei suoi figli potesse diventare prete.