Vaccino antinfluenzale: averlo è un’impresa "Finora poche dosi, impossibile prenotarle"

Il racconto dei medici che in questi giorni vanno a caccia del siero: "I pazienti ci tempestano di telefonate, ma noi non abbiamo risposte"

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di Sara Bessi

Siamo arrivati alla prima decade di novembre, ma le vaccinazioni antinfluenzali procedono ancora con il contagocce. Di quel milione abbondante di dosi acquistate da Estar per la Toscana a un costo di 10.994.855 euro, all’area pratese ne toccheranno circa 60.000. I tipi di vaccino sono il tetravalente non adiuvato, il tetravalente adiuvato ed il tetravalente alte dosi. E per i medici di famiglia è già partita una specie di caccia al tesoro per accaparrarsi le dosi da somministrare ai propri pazienti. Vaccini che, come era già successo l’anno scorso, gli stessi medici dovranno ritirare personalmente nella farmacia di distribuzione prescelta. "Al momento è praticamente impossibile fare una lista precisa dei pazienti da vaccinare", racconta un medico di base. "Per ora, infatti, non riusciamo nemmeno a prenotare i vaccini sul portale regionale. In ogni caso ce ne vengono assegnate solo poche decine a settimana e portare infondo una campagna vaccinale antinfluenzale in questo modo sarà tutt’altro che semplice. Speriamo che la situazione si sblocchi presto. Noi medici di famiglia dobbiamo gestire anche la vaccinazione anti Covid, per la quale invece le dosi non mancano. E poi c’è la normale attività ambulatoriale e le visite a domicilio. Insomma, siamo sotto pressione come non mai". Probabile che la situazione possa normalizzarsi a partire dal 20 novembre ma per ora non esistono certezze. "Dopo una prima mandata di dosi antinfluenzali destinate agli over 70 con patologie - continua a raccontare lo stesso medico di base - nel corso di questa settimana sono arrivati i primi 30-40 vaccini per gli under 60. Sono pochi e i pazienti non fanno altro che telefonare per sapere quando scatterà il loro turno. Ogni medico massimalista ha circa 500 assistiti da vaccinare, ma quest’anno il quantitativo di dosi spettante a ognuno e è stato ridotto del 20-30%". Inoltre da quest’anno c’è una novità, perché il vaccino antinfluenzale può essere somministrato anche in alcune farmacie. "A partire da questo autunno - spiega Pietro Brandi, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Prato - le farmacie non solo possono vendere il siero antinfluenzale, giunto in verità in quantità esigue, ma possono anche effettuare la somministrazione dello stesso. Basta che il farmacista abbia la qualifica di vaccinatore, ottenuta dopo la formazione, utile per praticare l’immunizzazione dal Covid". Ieri intanto sono arrivate le dosi antinfluenzali a disposizione delle rsa. Si tratta di un vaccino quadrivalente ad "alte dosi", a disposizione delle fasce della popolazione più fragili, anziani compresi. L’immunizzazione di questi ultimi, come ricorda Niccolò Biancalani, vicesegretario Fimmg, dovrà essere effettuata dai medici di famiglia, "che al momento - conferma anche lui - hanno ricevuto poco meno della metà delle dosi spettanti".