Prato e i vaccini agli under 12, mobilitati i pediatri

"Ambulatori e hub per gestire il super lavoro". Si potrà partire (probabilmente) il 16 dicembre, ma restano da mettere a punto i dettagli. In Provincia sono 12.000 i bambini interessati

Prato, 4 dicembre 2021 -  Negli ambulatori dei pediatri, in uno spazio dedicato all’interno degli hub oppure in occasione di open day mirati: si sta mettendo in moto la macchina per la vaccinazione dei bambini nella fascia fra i 5 e gli 11 anni di età. Dopo il via libera dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), anche a Prato ci si prepara a gestire questa nuova fase.

I vaccini Pfizer destinati ai più piccoli dovrebbero arrivare in Toscana il 16 dicembre, come ha annunciato ieri il presidente Eugenio Giani. Ed è probabile che già il 17 dicembre possa essere presente il generale Francesco Paolo Figliuolo per l’avvio delle somministrazioni sul territorio regionale. I 29 pediatri di famiglia che operano in provincia di Prato sono in attesa di avere indicazioni precise, ma comunque già pronti a gestire anche questa fase della lotta al virus.

«Ognuno dei nostri medici segue in media 400-500 bambini nella fascia 5-11 anni", dice Luciana Biancalani, presidente della Federazione medici pediatri sezione di Prato. "In totale sono quasi 12.000 i bambini che potrebbero ricevere la dose anti Covid. La vaccinazione sarà volontaria, ma già molti genitori si sono fatti avanti per informarsi e avere chiarimenti". In base alle indicazioni nazionali, sono previste due iniziezioni a distanza di tre settimane l’una dall’altra. "Si stanno valutando alcune ipotesi riguardo ai luoghi in cui poter vaccinare i bambini", prosegue Biancalani. "Potranno essere effettuate nei nostri ambulatori con sedute da 10 iniezioni alla volta, perché questo è il quantitativo di ciascuna fiala. Ma potrebbe essere scelto anche di andare negli hub: in questo caso saranno necessari spazi adeguati, distinti da quelli degli adulti. Resterà da capire poi se noi pediatri saremo chiamati a vaccinare solo i nostri pazienti, come è stato nella prima fase dell’emergenza per i medici di base che si occupavano di vaccinare gli anziani over 80, oppure se dovremmo prestare servizio negli hub come vaccinatori. In quest’ultimo caso la situazione cambierebbe molto perché se per ogni bambino che seguiamo potrebbero essere sufficienti dieci minuti di tempo per l’iniezioni, per quelli che non conosciamo il tempo necessario raddoppierebbe come minimo".  

Prato al momento può contare sull’hub Pegaso ed eventualemente sull’Ala nord del nuovo ospedale, l’ambulatorio protetto per la somministrazione dei vaccini. Per i pediatri di famiglia si avvia un periodo di super lavoro fra vaccinazioni anti Covid, vaccinazioni antinfluenzali e infine le vaccinazioni obbligatorie. "E’ il periodo più critico dell’anno, stavolta reso ancora più complicato dall’affacciarsi di una quantità di patologie di carattere respiratorio che non si vedevano da anni", aggiunge Luciana Biancalani. Dell’organizzazione della campagna vaccinale per i i bambini se ne parlerà lunedì in Regione. Intanto per l’area pratese Lorena Paganelli, direttrice della Società della salute, annuncia la volontà di "rimprendere la rete di rapporti con le associazioni degli stranieri per sensibilizzare le famiglie alla vaccinazione dei figli della fascia di età 5-11 anni".