I primi 300 vaccini agli invisibili stranieri. Un messaggino su WeChat per convincerli

Parte la campagna vaccinale per agganciare chi rischia di sfuggire a causa delle mancanza di documenti. "Prima viene la salute"

A Prato si vaccinano anche gli stranieri senza documenti e senza permesso di soggiorno

A Prato si vaccinano anche gli stranieri senza documenti e senza permesso di soggiorno

Prato, 31 luglio 2021 - Sono soprattutto operai cinesi e immigrati dall’Africa, persone invisibili, sprovviste della tessera sanitaria, arrivate in Italia per lavorare o cercare asilo. Stranieri che non hanno una posizione definita, senza documenti e in attesa di regolarizzarsi: sono la fetta di popolazione che vive in città e che preoccupa maggiormente le istituzioni dal punto di vista sanitario. Comune, Asl, Società della salute hanno messo in campo un progetto per arrivare nel più breve tempo possibile a coprire anche i più diffidenti e quegli stranieri che - senza documenti in regola - non possono registrarsi sul portale regionale delle vaccinazioni.

Così è partita una campagna straordinaria per coprire la maggior fetta possibile di cittadini stranieri che altrimenti resterebbero senza vaccino trasformandosi in potenziali portatori del virus. Progetti simili sono stati portati avanti anche in altre città italiane e Prato, con la grande popolazione straniera che la abita, non può permettersi di restare indietro. In questa situazione la parola d’ordine è "sicurezza sanitaria", con la necessità di alzare un muro più alto possibile contro il Covid, mentre la città è nel pieno della quarta ondata segnata dalla variante Delta più virulenta delle prime e aggressiva verso i giovani.

"Svolgiamo un lavoro importante e puntuale perché l’obiettivo in questo momento è immunizzare più persone possibile", commenta l’assessore comunale alla Salute Luigi Biancalani. "Abbiamo già iniziato le vaccinazioni. I nominativi delle persone che resterebbero escluse dalla copertura perché sprovviste di tessera sanitaria e quindi impossibilitate a prenotarsi sul sito regionale li stiamo recuperando dalla Caritas, dai centri di accoglienza, dalle varie associazioni di volontariato oltre ad utilizzare il canale più in voga nella comunità cinese ossia WeChat".

Il meccanismo è semplice: tramite le liste fornite dalle associazioni e per gli ospiti dei centri di accoglienza viene fatta una vaccinazione ’porta a porta’ mentre tramite WeChat il Comune invia un messaggino per invitare i cinesi - anche coloro che sono senza documenti - a presentarsi ad uno degli hub aperti in città anche senza prenotazione. Le prime vaccinazioni con questo sistema sono andate a buon fine: sono circa 300 i cittadini messi in sicurezza dal virus con la prima dose. "Cerchiamo di arrivare a quante più persone possibile, certo non riusciremo ad arrivare al 100%, ma l’impegno è tanto e in questo momento la cosa più importante sono i vaccini e vaccinare quante più persone possibile". Una campagna 2.0 che affina gli strumenti per andare ad intercettare chi, soprattutto tra gli stranieri, sfuggirebbe sicuramente al sistema. E comunque, anche per i cittadini italiani che hanno tra 60 e 79 anni di età e che non hanno ancora ricevuto la prima dose, la Regione ha pensato di facilitare il percorso bypassando la prenotazione e aprendo le porte del Pegaso a quanti vorranno immunizzarsi senza i disagi della prenotazione. La vaccinazione sarà effettuata con il siero Johnson & Johnson che necessita soltanto di una dose. Il centro è aperto 7 giorni su 7 dalle 8 alle 22. "Questa opportunità - dicono dalla Regione- facilita la modalità di somministrazione per questa fascia di popolazione rimasta ancora da vaccinare e consente di estendere maggiormente la copertura".