Vaccini covid, Prato resta Cenerentola. Le fasce critiche tra i 30 e i 69 anni

Dati nazionali migliori di quelli toscani. La nostra Asl è la peggiore, con la nostra città quasi sempre sotto media

Vaccini

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Prato, 18 agosto 2021 -  La Toscana è sotto le medie italiane di vaccinazione. L’Asl Toscana Centro è sotto le medie della regione. Prato è la peggiore della nostra Asl. Questa in sintesi la fotografia della campagna vaccinale, almeno per quanto riguarda i cicli completati. A spulciare fra i numeri, facendo qualche conto, un dato appare chiaro: le criticità in Toscana sono concentrate fra trentenni e quarantenni, ai quali nella nostra Asl si sommano i cinquantenni e in modo ancora più evidente i sessantenni, con i dati di Prato che quasi sempre sono i peggiori. I ritardi e le difficoltà nella partenza della campagna vaccinale in regione per queste fasce d’età non sono stati ancora colmati. Ma ecco le cifre. Dati aggiornati a ieri: in Italia il 60.3% della popolazione ha completato il ciclo (fonte sito del governo) e in Toscana il 56% (sito della Regione). Dati aggiornati a domenica, solo due giorni di differenza: nella nostra Asl ciclo completo per il 52.7% e a Prato città per il 48.8%, quindi oltre undici punti percentuali sotto la media nazionale.  

E’ ragionevole supporre che a Prato abbia inciso la forte presenza di cittadini stranieri (oltre alle difficoltà di prenotazione delle prime settimane, con le "gite" a Dicomano o a Pontassieve), ma è chiaro la Toscana e in particolare la nostra Asl hanno ancora da recuperare terreno. Le quote di vaccinazione per chi ha più di settant’anni sono a Prato e in Toscana oltre il 90% grosso modo in linea con i dati regionali e nazionali; lo stesso vale per gli under 30. E’ appunto nella fascia fra i 30 e i 69 anni che le cose peggiorano, a Prato più che altrove. Tra i sessantenni l’Italia registra l’82% di ciclo completato, la Toscana lo stesso, ma la nostra Asl solo il 67.2%, con Prato città che (solamente in questo caso) supera la media e ottiene il 68%. Fra i cinquantenni l’Italia ha circa il 73% di cicli completati, la Toscana il 71.3%, la nostra Asl il 71% e Prato città il 68.3% (meglio la provincia con il 69.2%). Fra i quarantenni l’Italia arriva al 61.5%, la Toscana si ferma al 43.3% e Prato al 42.4%: quasi venti punti sotto l a media nazionale. Infine i trentenni: dal 52.3% della media italiana, al 48.6% toscano, al 46.8% della nostra Asl, fino al 42.6% di Prato, ovvero quasi dieci punti sotto la media italiana (la provincia è al 43.6%).  

L’andamento delle prime dosi fa supporre che nel giro di qualche settimana le distanze vengano in parte colmate, ma i dati della nostra città non sono certo da incorniciare. In compenso, in questo caso i dati sono aggiornati a lunedì, Prato è la provincia toscana con più contagi rispetto alla popolazione e si trova al 13° posto fra le oltre cento province italiane.  

Anna Beltrame