Undici morti Covid, ma ci sono vecchi casi

Drammatico bollettino giornaliero dell’Asl. Che poi precisa: "Alcuni decessi risalgono anche a 20 giorni fa". I contagi scendono a cento

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Undici morti. Detto secco così, il dato getta nello sconforto più totale e riporta ai giorni più bui della pandemia. I decessi riferiti alla nostra provincia sono stati resi noti ieri dal bollettino della Regione Toscana. Un numero altissimo che non si era mai registrato a Prato. Sono quasi tutti anziani morti dopo essere stati contagiati dal virus. "Ma sono dati spalmati nelle ultime tre settimane – precisano subito dall’Asl Toscana Centro – Non sono avvenuti in un solo giorno". Una magra consolazione. Uno di questi decessi, ad esempio, era già stato dato dal nostro giornale: si tratta di Giuseppe Gnocchi, 78 anni, il volontario della Pubblica Assistenza deceduto due domeniche fa dopo aver lottato contro il virus per circa 15 giorni. Oltre a lui nella lunga e triste lista della Regione compaiono un uomo di 80 anni deceduto in ospedale, una donna di 74 deceduta a casa, un’altra di 85 anni morta alle cure intermedie e un uomo di 87 nella rsa La Melagrana, un ottantunenne, due donne di 89 e 90 anni deceduti al Santo Stefano, e una donna di 88 morta nella rsa Villa Speranza. Ci sono anche altre due donne la cui età non era così avanzata, ma che il Covid ha lo stesso portato via senza pietà: si tratta di una sessantunenne e di un sessantanovenne. Tutte le persone riportate nel bollettino erano residenti a Prato città, incluso un altro anziano di 93 anni inserito nella lunga lista ma che poi è risultato essere un falso positivo. Il numero totale dei morti arriva così a 160. E’ andata un po’ meglio dal punto di vista dei contagi che ieri sono stati cento (per un totale di 8.785 da inizio pandemia), in ulteriore calo rispetto a mercoledì quando erano stati 107. In una settimana il numero dei nuovi positivi al Covid nella nostra provincia è dimezzato invertendo il trend della curva che era arrivata a sforare la soglia dei 300 casi giornalieri. Per fortuna, da lunedì, il trend sembra essere tornato sotto controllo anche se i tamponi positivi restano alti e Prato continua a mantenersi al primo posto nel rapporto fra contagi e popolazione residente fra tutte le province toscane. Grazie al decremento dei casi, l’ospedale Santo Stefano continua a respirare. I posti letto occupati dai pazienti Covid sono scesi a 128 (16 sono quelli liberi), le terapie intensive a 28 (sei i posti liberi). Sono numeri che fanno ben sperare nonostante ieri in Toscana ci sia stato un aumento dei nuovi contagi. Da qualche giorno la regione era scesa sotto i mille casi accertati di coronavirus, mentre ieri i casi sono risaliti a 1.351 con un’età media di 48 anni. Tantissimi sono stati i decessi: 72 di cui 42 uomini e 30 donne con un’età media di 82,7 anni.

Numeri che fanno allontanare il miraggio di un declassamento della regione da zona rossa a arancione. Ma aspettiamo a dirlo, oggi dovrebbe arrivare la decisione del ministro Speranza. I tamponi eseguiti sono stati 16.999 di cui il 7,9% è positivo. Sono, invece, 7.144 i soggetti testati ieri (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 18,9% è positivo. A questi si aggiungono 2.623 tamponi antigenici rapidi. A oggi in Toscana, 48.135 persone hanno il virus. I ricoverati sono 1.993 (47 in meno rispetto a mercoledì), di cui 281 in terapia intensiva (5 in meno). I guariti crescono del 5,2% e sono il 49% dei casi totali.

Laura Natoli