Una cattedra universitaria a 37 anni. Il primato di Roberta, ecco la sua storia

Da gennaio insegnerà letteratura cristiana antica all’ateneo fiorentino E’ tra le più giovani docenti universitarie d’Italia

Roberta Franchi di Montemurlo

Roberta Franchi di Montemurlo

Montemurlo, 31 dicembre 2019 - Una cattedra all’università a soli 37 anni. Roberta Franchi di Montemurlo è fra le più giovani docenti italiane in una materia non proprio comune: letteratura cristiana antica. Nell’ottobre scorso l’Università di Firenze ha bandito un concorso per un posto e la Franchi è stata l’unica partecipante. Diplomata al Convitto Cicognini la Franchi si è prima laureata in letteratura cristiana antica poi ha vinto un dottorato di ricerca in filologia greca e latina ed è stata dieci anni in giro per il mondo come assegnista di ricerca: Austria, Danimarca, Germania, Usa e Canada.

"Studiate, girate il mondo e non mollate mai": è questo il consiglio che Roberta si sente di dare agli studenti. "E’ vero che sono stata una studentessa modello - prosegue - ma ho capito presto che talento, sacrificio e perseveranza vanno di pari passo. All’inizio è stato difficile lavorare all’estero: ogni anno un paese diverso, un’università diversa, sempre costretta a ripartire da capo, ma poi tutto è diventato più familiare. Alla fine ho capito di essere stata fortunata, perché sono entrata in contatto con tante realtà".

A gennaio Roberta incontrerà i suoi primi studenti e nel frattempo ha rivisto gli ex docenti universitari: letteratura cristiana antica è una materia che lei definisce "affascinante", fa riscoprire l’utilità delle lingue come latino e greco. Quali sono allora le possibilità di lavoro per chi sceglie questo percorso? "Ci sono varie oppurtunità - risponde - si parte dall’insegnamento di lettere e religione nella scuola pubblica o privata. Poi ci sono buone possibilità di inserimento nei musei". Roberta Franchi in questi anni ha pubblicato ben cinque volumi e la sua opera dedicata alla maternità nel mondo antico ha vinto il premio speciale 2019 del concorso "Il paese delle donne", bandito dalla Casa Internazionale delle donne a Roma. "Il talento - conclude - alla fine viene premiato. Nessuno mi ha aiutato in questi anni, quindi ognuno può farcela". Roberta nel tempo libero si dedica alla musica e ai musei.

M. Serena Quercioli © RIPRODUZIONE RISERVATA