Tuffi nel torrente: scatta la stretta

Il Comune installerà divieti lungo via Riva. Calamai: "Così la polizia municipale potrà agire in modo più incisivo"

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Non è bastata nemmeno la staccionata di legno installata dall’amministrazione lungo via Riva a scoraggiare la cattiva abitudine che di anno in anno si riaffaccia con la bella stagione. Gruppi di ragazzini utilizzano via Riva come trampolino per tuffarsi nelle fredde acque del torrente Bagnolo. Adesso il Comune dice stop con una apposita cartellonistica di divieto che consentirà agli agenti della polizia municipale di poter intervenire in maniera più incisiva.

"I tuffi dal torrente sono una questione sulla quale c’è molta attenzione soprattutto perché si tratta di una pratica pericolosa che mette a rischio l’incolumità di chi la compie", spiega il sindaco Simone Calamai. "Per questo motivo stiamo lavorando ad una apposita cartellonistica di divieto che possa permettere agli agenti di intervenire in modo più efficace sui comportamenti che mettono a repentaglio la sicurezza".

Il problema è che si tratta di una pratica molto pericolosa che il Comune ha cercato di frenare più volte, non ultima con l’installazione della staccionata. Peccato che le assi di legno poste a protezione siano state divelte più e più volte. Tra il 2021 e il 2022 l’ufficio tecnico di via Toscanini è intervenuto ben in cinque occasione per ripristinare la staccionata rotta, quasi certamente – anche se non ci sono prove – dai ragazzini che vogliono tuffarsi. E’ infatti diventata proprio un’abitudine anche staccare parte della staccionata per potersi lanciare nel torrente più liberamente. I salti verso il piccolo ruscello che solo in quel preciso punto ha una profondità tale da consentire tuffi da una certa altezza, partono spesso e volentieri direttamente dalla strada, dalla quale transitano regolarmente (e anche ad alta velocità) numerose auto. In particolare il tratto in questione è a doppio senso di circolazione - compreso fra gli incroci con via Paolo Borsellino e via La Torre, e antecedente rispetto a via Bagnolo di Sopra per chi arriva da Montemurlo - ed estremamente stretto quindi ancor più pericoloso per i conducenti e per gli stessi ragazzi. Parte quindi la stretta per scoraggiare questo genere di comportamenti troppo leggeri e molto pericolosi.

Silvia Bini