Truffa del reddito di cittadinanza I carabinieri scovano 19 "furbetti"

A finire nei guai sia italiani che stranieri, che non avevano i criteri richiesti o che svolgevano attività a nero. Scoperti un cuoco, un manutentore ed un operaio tessile. I militari hanno recuperato 60mila euro

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I furbetti del reddito di cittadinanza non hanno vita facile, tanto che nei giorni scorsi i carabinieri della Compagnia di Prato e del Nucleo Ispettorato carabinieri del lavoro ne hanno scoperti ben diciannove. Un nutrito gruppo di cittadini denunciati all’autorità giudiziaria dagli uomini dell’Arma per truffa ai danni dello Stato per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza senza averne titolo.

La maggior parte dei denunciati sono cittadini stranieri che hanno dichiarato falsamente di risiedere in Italia da almeno dieci anni, requisito minimo che la legge prevede per poter fruire del beneficio. Non basta, però: fra i deferiti a piede libero ci sono anche italiani sorpresi a svolgere attività lavorativa a nero, percependo nel tempo un’entrata che dovrebbe rappresentare, invece, un sostegno alle famiglie disagiate e mirato al reinserimento nel mondo del lavoro di chi è inoccupato e all’inclusione sociale.

Ma chi sono e che tipi di lavoro svolgono questi percettori del reddito di cittadinanza senza averne titoli e requisiti? Tra quelli che che sono stati scoperti dai carabinieri a lavorare irregolarmente, spiccano le figure di un cuoco, sorpreso a cucinare in un ristorante del centro storico, un manutentore trovato all’interno di un impianto sportivo e un operaio impiegato nel capannone di una ditta tessile.

I militari dell’Arma, oltre agli accertamenti effettuati sul posto, hanno incrociato i dati forniti dall’Inps e dagli uffici dell’anagrafe dell’intera provincia tanto da far emergere - nel complesso - un’indebita percezione pari a circa 60.000 euro. Altre posizioni sospette sono al momento al vaglio dei carabinieri e potrebbero condurre alla scoperta di altri furbetti del reddito.

Nei giorni scorsi, durante una seduta della commissione comunale Sociale, presieduta da Rosanna Sciumbata, è emerso che solo sei persone, indicate dal Centro per l’Impiego, a breve inizieranno il percorso di volontariato che obbligatoriamente deve essere effettuato da quanti percepiscono il reddito di cittadinanza su un totale di 1.300 percettori.

Per Aldo Milone, responsabile del Dipartimento sicurezza e immigrazione di Forza Italia, è necessario "procedere ad accertamenti in fase di presentazione della domanda del reddito di cittadinanza. Bisognava creare un gruppo interforze che si occupava di quest’attività. Sicuramente avrebbe richiesto un po’ di tempo in più prima di concedere il reddito di cittadinanza però in compenso avrebbe evitato l’appropriazione indebita da parte di tanti soggetti di migliaia di euro. Invece, pur di concederlo in fretta, anche e soprattutto a scopo elettorale, abbiamo permesso tutto ciò e adesso siamo costretti a rincorrere e a non avere indietro neanche un centesimo di euro".

Sa.Be.