Prato, parlano i tifosi che sono tornati allo stadio: "Toccafondi? Per noi non esiste"

A Oste rispuntano striscioni e bandiere: "Contro la Lucchese previste altre novità"

I tifosi del Prato in tribuna a Oste

I tifosi del Prato in tribuna a Oste

Prato, 21 ottobre 2019 – «La nostra passione non ha padrone, vivi la curva, onora la città». È questo il motto con cui una trentina di tifosi del Prato appartenenti a vari gruppi della vecchia curva sono tornati a tifare la squadra. Per due anni allo stadio si è vista solo una manciata di persone, ovvero pochissimi intimi. Nell'ultimo mese invece sono ricomparsi striscioni e cori a favore dei biancazzurri. Il sostegno di una piccola parte dei tifosi – la stragrande maggioranza infatti continua a restare a casa – sta dando una bella spinta alla squadra di Esposito che dopo anni di batoste a destra e a sinistra ora ha ritrovato continuità di risultati, come dimostra la testa della classifica nel girone A di Serie D, a braccetto con la Fezzanese. La scelta dei tifosi 'dissidenti' però ha fatto molto discutere. Tanto che il direttivo della storica curva Ferrovia Matteo Ventisette aveva subito preso le distanze dal nuovo gruppo: «Non è espressione di quello che è stata la vecchia curva, con noi non hanno niente a che fare». A un mesetto di distanza, i tifosi che sono tornati a seguire il Prato escono allo scoperto. E spiegano le loro ragioni: «Siamo tornati a sostenere la squadra per amore della maglia e della nostra città. Ma anche per evitare che il movimento ultras a Prato morisse del tutto. Il presidente? Non siamo né pro Toccafondi né contestiamo la sua gestione. Per noi adesso non esiste. Vogliamo tifare per i nostri colori e far tornare a vivere la curva. In occasione della partita contro la Lucchese sono previste altre novità». L'intervista completa ai tifosi e altri dettagli sul giornale de La Nazione in edicola domani.