Mercoledì c’è stato l’incontro con il sindaco di Vaiano, Primo Bosi, poi ieri quello con il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai: al centro del faccia a faccia con la direzione dell’Asl Toscana Centro la riforma indigesta del servizio sui due territorio comunali. Proteste vivaci e dirette dei primi cittadini, tornati a casa con un moderato ottimismo e con risposte che fanno ben sperare in una rimodulazione del taglio netto ricevuto alle ambulanze con medico a bordo. La più penalizzata dalla riorganizzazione del 118 è risultata Vaiano che si è vista chiudere non solo la postazione con medico, ma anche non attivare l’ambulanza con infermiere, potendo contare soltanto su un’ambulanza con soccorritori. Fatto salvo che mercoledì la centrale 118 ha inviato a Vaiano un’automedica con personale dell’equipaggio dell’elisoccorso Pegaso 1, fermo pare per manutenzione. E’ già un segno di ripensamento da parte dell’Asl? A Montemurlo la postazione medica è stata sostituita con un’ambulanza infermieristica attiva soltanto nelle dodici ore diurne. Insomma un provvedimento preso dall’Asl e comunicato tramite mail certificata ai sindaci praticamente alla vigilia dell’avvio della riforma. Incontri distinti dei due sindaci che si sono conclusi per entrambi con l’apertura di uno spiraglio e l’avvio di un percorso che dovrà portare a ridiscutere ed apportare i cambiamenti necessari a garantire la tutela e la sicurezza della salute delle due comunità. Se per Vaiano "è stato un primo incontro utile a chiarire le reciproche posizioni ed individuare i correttivi che verranno decisi in una riunione nei prossimi giorni", il sindaco Calamai da ieri ha avviato il confronto con la Asl, fissando una date line: un mese per monitorare gli effetti della riforma sulle reali esigenze del territorio. Ma intanto Vaiano rimane senza ambulanza infermieristica - lo spiraglio potrebbe essere nella concessione di un professionista formato per l’emergenza urgenza - e Montemurlo con l’infermiere attivo sulle 12 ore. Il sindaco Calamai ha sottolineato l’importanza della "apertura da parte della Asl rispetto ad una prima riorganizzazione che aveva visto la Asl procedere in solitudine attraverso l’invio di una Pec". Nel faccia a faccia con la direzione aziendale Calamai ha avuto modo "di condividere perplessità e preoccupazioni rispetto alla riorganizzazione dei sistemi territoriali d’emergenza ed ho trovato la disponibilità di Asl centro ad aprire un confronto per verificare i risultati di tali modifiche". La Asl ha sottolineato "che la riforma dei servizi di emergenza parte dall’analisi dei dati disponibili riguardo alla necessità dei servizi su Montemurlo, ma si è detta disposta ad aprire un percorso di monitoraggio settimanale per verificare la corrispondenza tra i parametri, utilizzati per attuare la riforma e il servizio reale". Il che significa, come detto, che per ora a Montemurlo rimane per le 12 ore diurne l’ambulanza infermieristica, mentre le restanti sono coperte da un’ambulanza gestita dai volontari. "Avremo modo di vedere settimanalmente i dati relativi al servizio di emergenza e ci siamo dati appuntamento con la direzione Asl tra circa un mese per una riflessione più completa sugli effetti della riforma sul nostro sistema di emergenza territoriale", aggiunge Calamai. Un passo avanti è stato fatto ma il sindaco montemurlese "mantiene la barra dritta e sulla salute e la sicurezza dei cittadini perché la riforma dei servizi di emergenza deve essere fatta garantendo la velocità della risposta e la professionalità delle prestazioni" e per questo Calamai apprezza "la disponibilità della Regione a lavorare sui servizi socio sanitari presenti sul nostro Comune". Sa.Be.

Cronaca

Mercoledì c’è stato l’incontro con il sindaco di Vaiano, Primo Bosi, poi ieri quello con il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai: al centro del faccia a faccia con la direzione dell’Asl Toscana Centro la riforma indigesta del servizio sui due territorio comunali. Proteste vivaci e dirette dei primi cittadini, tornati a casa con un moderato ottimismo e con risposte che fanno ben sperare in una rimodulazione del taglio netto ricevuto alle ambulanze con medico a bordo. La più penalizzata dalla riorganizzazione del 118 è risultata Vaiano che si è vista chiudere non solo la postazione con medico, ma anche non attivare l’ambulanza con infermiere, potendo contare soltanto su un’ambulanza con soccorritori. Fatto salvo che mercoledì la centrale 118 ha inviato a Vaiano un’automedica con personale dell’equipaggio dell’elisoccorso Pegaso 1, fermo pare per manutenzione. E’ già un segno di ripensamento da parte dell’Asl? A Montemurlo la postazione medica è stata sostituita con un’ambulanza infermieristica attiva soltanto nelle dodici ore diurne. Insomma un provvedimento preso dall’Asl e comunicato tramite mail certificata ai sindaci praticamente alla vigilia dell’avvio della riforma. Incontri distinti dei due sindaci che si sono conclusi per entrambi con l’apertura di uno spiraglio e l’avvio di un percorso che dovrà portare a ridiscutere ed apportare i cambiamenti necessari a garantire la tutela e la sicurezza della salute delle due comunità. Se per Vaiano "è stato un primo incontro utile a chiarire le reciproche posizioni ed individuare i correttivi che verranno decisi in una riunione nei prossimi giorni", il sindaco Calamai da ieri ha avviato il confronto con la Asl, fissando una date line: un mese per monitorare gli effetti della riforma sulle reali esigenze del territorio.
Ma intanto Vaiano rimane senza ambulanza infermieristica - lo spiraglio potrebbe essere nella concessione di un professionista formato per l’emergenza urgenza - e Montemurlo con l’infermiere attivo sulle 12 ore.
Il sindaco Calamai ha sottolineato l’importanza della "apertura da parte della Asl rispetto ad una prima riorganizzazione che aveva visto la Asl procedere in solitudine attraverso l’invio di una Pec". Nel faccia a faccia con la direzione aziendale Calamai ha avuto modo "di condividere perplessità e preoccupazioni rispetto alla riorganizzazione dei sistemi territoriali d’emergenza ed ho trovato la disponibilità di Asl centro ad aprire un confronto per verificare i risultati di tali modifiche". La Asl ha sottolineato "che la riforma dei servizi di emergenza parte dall’analisi dei dati disponibili riguardo alla necessità dei servizi su Montemurlo, ma si è detta disposta ad aprire un percorso di monitoraggio settimanale per verificare la corrispondenza tra i parametri, utilizzati per attuare la riforma e il servizio reale". Il che significa, come detto, che per ora a Montemurlo rimane per le 12 ore diurne l’ambulanza infermieristica, mentre le restanti sono coperte da un’ambulanza gestita dai volontari. "Avremo modo di vedere settimanalmente i dati relativi al servizio di emergenza e ci siamo dati appuntamento con la direzione Asl tra circa un mese per una riflessione più completa sugli effetti della riforma sul nostro sistema di emergenza territoriale", aggiunge Calamai. Un passo avanti è stato fatto ma il sindaco montemurlese "mantiene la barra dritta e sulla salute e la sicurezza dei cittadini perché la riforma dei servizi di emergenza deve essere fatta garantendo la velocità della risposta e la professionalità delle prestazioni" e per questo Calamai apprezza "la disponibilità della Regione a lavorare sui servizi socio sanitari presenti sul nostro Comune".
Sa.Be.

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