Contrabbando: la finanza sequestra 160 chili di tabacco

Il tabacco era nascosto in controsoffitti e borsoni in un appartamento di via Pistoiese

Il tabacco sequestrato dalla Guardia di finanza a Prato

Il tabacco sequestrato dalla Guardia di finanza a Prato

Prato, 12 febbraio 2018 -  La Guardia di finanza di Prato - dopo una serie di appostamenti e controlli - ha scoperto una vendita abusiva di generi di tabacco da parte cittadini cinesi nel cuore della "Chinatown" pratese.Sulla base di elementi informativi acquisiti nell’ambito dei controlli di polizia svolti, sono stati espletati dedicati riscontri, che hanno permesso di rilevare una inspiegabile presenza di avventori di nazionalità cinese entrare e uscire inspiegabilmente da uno stabile fatiscente nella zona di via Pistoiese.

Gli accertamenti eseguiti sugli avventori, fermati e sottoposti a controllo nelle vie limitrofe, hanno consentito di trovare  sulle persone svariati pacchetti di T.L.E. (tabacchi lavorati esteri) di contrabbando del tipo cinese, facendo ipotizzare ai finanzieri l’attualità di un traffico illecito di TLE di contrabbando effettuato all’interno dello stabile. Pertanto, sono scattate immediatamente le operazioni di perquisizione di iniziativa dello stabile, che hanno consentito di sottoporre, infine, a sequestro circa 160 chili di TLE di contrabbando, ben nascosto in controsoffitti e borsoni nell’appartamento perquisito.

Sulla scorta delle evidenze rilevate nell’ambito delle attività complessivamente svolte, l’organizzazione e la gestione dell’attività illecita è stata attribuita ad una cittadina cinese, titolare di permesso di soggiorno e conduttrice di fatto dell’immobile, la quale è stata denunciata per il reato di contrabbando di T.L.E. 

Durante le  perquisizioni locali, sono stati individuati in tutto nove cinesi,  i quali stavano riposando in giacigli di fortuna, in condizioni igieniche e strutturali precarie, tutti privi di documenti di identità e irregolari sul territorio nazionale. I  9 cittadini cinesi sono stati tutti denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

Visto  anche l’evidente stato di fatiscenza e degrado dei locali, è stata richiesta anche la partecipazone, per gli aspetti di competenza, della locale Polizia Municipale, che ha provveduto a sottoporre a sequestro preventivo l'immobile, in ordine ai reati previsti dall'art. 451 c.p. ("Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro") e dall'art. 44, comma 1, lett. b) del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) nei confronti del proprietario (anch’egli cittadino cinese) e della conduttrice di fatto.