Santo Stefano, la festa di Prato. Ecco le aziende premiate con lo "Stefanino" / FOTO

Il premio alla rifinizione Cambi Luigi, all’Officina Romagnoli e alla Ro.ial. Il vescovo ai giovani: "Fate volontariato"

Il vescovo Agostinelli durante la messa di S. Stefano (foto Pecchioli/Attalmi)

Il vescovo Agostinelli durante la messa di S. Stefano (foto Pecchioli/Attalmi)

Prato, 26 dicembre 2017 - "Ringrazio la nostra Chiesa e la città di Prato di essere così ricca di tante e benefiche opere che rispondono a problemi reali delle persone. Oltre che ‘città di Maria’ e ‘città del lavoro’, siamo anche: ‘città della speranza’ per molti". Nel giorno dedicato al patrono Santo Stefano, il vescovo Franco Agostinelli si è così rivolto alla comunità pratese durante l’omelia pronunciata nel solenne pontificale celebrato in cattedrale. Questa mattina come da tradizione la Diocesi di Prato si è riunita in duomo per la funzione concelebrata da una sessantina di sacerdoti del clero pratese. In prima fila erano presenti il sindaco Matteo Biffoni, il sottosegretario Antonello Giacomelli, il vicario del prefetto Livia Benelli, la consigliera regionale Ilaria Bugetti e il presidente dell’Opera del Duomo Francesco Giambattista Nardone.

In duomo anche molti membri della giunta comunale, i rappresentanti dei Comuni della Valle del Bisenzio e delle Forze dell’ordine. Tanti i fedeli che non sono voluti mancare a questo consueto appuntamento di festa per la città.

Le parole del vescovo Agostinelli. L’omelia del Presule è iniziata con un pensiero per la ragazza che nei giorni scorsi si è tolta la vita. «Un grave lutto ha colpito una famiglia della nostra città – ha detto il Vescovo – che purtroppo si unisce a tanti altri lutti e tragedie che in tante altre parti del mondo funestano il cammino della gente. Le nostre solitudini oggi però sono raggiunte dal Dio-con-noi, fonte di consolazione, di sapienza e di speranza». E proprio a quest’ultima, all’attesa fiduciosa del bene, monsignor Agostinelli ha voluto dedicare gran parte delle sue riflessioni.

«La nostra speranza proviene dall’amore di Dio, che a sua volta non può che essere amore verso il prossimo», ha osservato il Vescovo. «La frequentazione di Gesù si manifesta in quella frequentazione dei poveri, cioè in quella volontà di dedizione agli ultimi e agli scartati, non solo come atto di carità, ma come espressione di quella giustizia nuova che è preludio ai cieli nuovi e alla terra nuova promessi da Cristo». L’esempio di questo agire arriva direttamente da Santo Stefano, «uomo segnato dalla grazia di Dio e dalla appartenenza alla sua terra». Poi Agostinelli si è rivolto «a tutti i cristiani e alle opere cattoliche, affinché esprimano nel loro molteplice operare la carità attinta dal Signore. Molti troveranno la strada per l’incontro con Dio proprio attraverso lo stile del vostro operare». A fare del bene il Vescovo ha invitato particolarmente i giovani: «Impegnatevi nel volontariato tradizionale e nuovo, in città e nelle missioni, nelle parrocchie e nelle diverse espressioni della sensibilità sociale: nel dono di sé ci si arricchisce in umanità, si sperimenta la gioia di essere utili e di far felici». Il pensiero del Presule poi è andato a tutti coloro che nel mondo «sono perseguitati a causa del Vangelo e del servizio ai poveri». Mons. Agostinelli ha sottolineato come «amare veramente porta sul sentiero del sacrificio: ben lo sanno le famiglie che hanno un figlio portatore di handicap, o un anziano malato di Alzheimer, o vivono un fallimento affettivo o lavorativo». Infine il Vescovo ha tracciato il cammino e proposto un impegno collettivo per la Chiesa e la città verso «un bambino che nasce, un povero che domanda rispetto e dignità, una donna violata che attende giustizia, uno straniero nato qui che è italiano di adozione e attende riconoscimento, un giovane per il quale non c’è posto di lavoro e speranza di futuro vivibile». Nei loro confronti monsignor Agostinelli chiede «umilmente e tenacemente di essere comunità che custodisce la prossimità con i poveri e le situazioni periferiche, antiche e nuove, della società. Siamo chiamati ad essere richiamo di speranza per l’oltre e per l’altro».

LO "STEFANINO D'ORO" - Al termine del solenne pontificale il vescovo Agostinelli ha proclamato le aziende vincitrici dell’ottava edizione del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città dedica alle imprese virtuose del suo distretto che operano nel rispetto delle regole e della concorrenza. Si tratta della storica rifinizione Cambi Luigi srl, dell’Officina Romagnoli specializzata in impianti di aria compressa e Ro.ial srl, azienda specialista nel campo del tessuto non tessuto.

Cambi Luigi srl

Attiva dal 1949, la Cambi Luigi rappresenta una tra le aziende storiche del distretto pratese operante nel settore della follatura, finissaggio e tintoria. Si trova subito dopo le mura cittadine in uno stabilimento di oltre 15mila metri quadri. È una azienda che ha saputo superare molte difficoltà in particolar modo quelle legate al passaggio generazione. Oggi ha oltre cento dipendenti ed è molto attenta al benessere del proprio personale. La continua ricerca di specializzazione, le nuove tecnologie combinate alla passione hanno portato a un risultato tale da offrire prodotti sempre innovativi e al passo con i tempi.

Officina Romagnoli

Nata nel 1970 grazie al fondatore Gianfranco Romagnoli, l’Officina Romagnoli, inizia la propria attività con la fornitura di impianti ad aria compressa alle industrie tessili in una Prato in forte espansione. Col tempo l’azienda si diversifica e si è specializza in tutti i campi dove sono presenti impianti di aria compressa, come quelli nella produzione di bottiglie in pet, gli impianti biomedicali e le macchine per il lavaggio industriale. Segno questo di una volontà e di una capacità di voler superare la crisi del settore tessile pratese. Nonostante un grave e recente lutto che ha colpito la famiglia Romagnoli, l’azienda è riuscita brillantemente ad andare avanti lasciando intatta la qualità di gestione che ha contraddistinto l’impresa in tutti questi anni. Negli ultimi anni l’Officina Romagnoli ha attuato un lavoro di ottimizzazione degli impianti e lavorato a favore della tutela della salute del territorio attraverso campagne di promozione di sistemi per la messa a norma degli scarichi inquinanti provenienti dagli impianti di aria compressa.

Ro.ial srl

Ro.Ial. srl, è una azienda leader in Italia e tra le prime in Europa nella produzione di articoli monouso in tessuto non tessuto e carta a secco, i cui numeri in termini dimensionali, di fatturato e di diffusione nel mercato si sono sviluppati esponenzialmente in questi primi vent’anni della sua attività. L’impresa ha come obiettivi prioritari la qualità dei prodotti e la creazione di valore nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente con una forte sensibilità verso la salute e il benessere dell’uomo; obiettivi che vengono perseguiti investendo nell’innovazione nella tecnologica dei processi industriali di produzione, utilizzando esclusivamente energia pulita, prodotta con impianti fotovoltaici di ultima generazione, installati sui tetti dei propri stabilimenti di produzione. L’azienda si trova ad Agliana ed ha sede legale a Prato in via pistoiese, dove aveva fino a pochissimi anni fa la produzione principale