Prato, 6 dicembre 2022 - Prima erano 54, adesso sarebbero addirittura oltre 100 le stazioni di polizia cinese, una delle quali aperta a Prato in via Orti del Pero. La notizia continua ad avere una eco internazionale tanto da aver varcato di nuovo i confini oltreoceano. È la Cnn, il principale canale di informazione statunitense, a citare il nostro quotidiano nel lungo approfondimento dedicato alle stazioni di polizia cinesi nel mondo. Centri di aiuto amministrativo secondo la comunità orientale di Prato e secondo il presidente Liu Bingzi dell’associazione culturale della comunità cinese di Fujian in Italia interpellato dal nostro giornale in quanto gestore del punto di polizia di via Orti del Pero. "Luoghi di potere per la caccia ai dissidenti" secondo la Ong Safeguard Defenders che ha pubblicato per prima un rapporto in cui dava conto di 54 stazioni cinesi fuori da confini nazionali del Dragone. Ora è la stessa organizzazione con sede a Madrid a pubblicare un aggiornamento aggiungendone alla lista altre 48. Il rapporto è stato ripreso dalla Cnn e dal tabloid britannico The Guardian che denuncia la presenza in Italia e anche a Prato, di 11 stazioni di polizia aperte da autorità locali cinesi, strutture che fanno parte di una rete di 100 centri clandestini all’estero. "All’inizio di quest’anno il quotidiano italiano La Nazione ha riferito che indagini locali su una delle stazioni non avevano portato alla luce attività illegali", si legge sul sito della Cnn. Dalle indagini successive alla denuncia della Ong spagnola non sarebbero emerse particolari attività illecite svolte all’interno del centro di via Orti del Pero. L’attività di monitoraggio e controllo da parte della Questura e della Prefettura resta, però, molto alta anche dopo che la Digos ha depositato un’informativa in Procura. La questione dei centri di polizia aperti dalla Cina nei Paesi in cui sono insediate comunità orientali è delicata e si gioca su un terreno minato. A ottobre il ministero dell’Interno è stato investito del problema anche dalla parlamentare di Forza Italia, Erica Mazzetti. Secondo la Ong spagnola, le stazioni di polizia farebbero parte di una strategia di controllo da parte della madrepatria dei cinesi all’estero per rimpatri forzati (in un solo anno sarebbero state fatte tornare in Cina 210.000 persone accusate di corruzione). Per Pechino invece si tratta di ’stazioni di servizio’ aperte per assistere i cinesi all’estero con le pratiche burocratiche, come il rinnovo del passaporto o della patente. Certo è che la questione fa discutere (il mondo).