Prato, stangata bollette: piange anche lo sport. "Pronti a limitare l’uso degli impianti"

Il pianto greco dei presidenti delle società, calcio in testa: "Impossibile andare avanti". E il Comune apre un tavolo urgente

Prato, 31 agosto 2022 - "Rincari energetici? I conti sono presto fatti. A luglio 2021 ci era arrivata una bolletta della luce di 1900 euro, un anno dopo, paghiamo 3600 euro. Significa sborsare quasi il doppio. Senza dimenticare tutte le altre bollette. Con gas e acqua arriviamo a sfiorare i 6.000 euro. Tanto che ci stiamo domandando se abbia ancora senso tenere aperto il Chiavacci per le partite e gli allenamenti che non riguardano direttamente l’attività Zenith Prato". Il salasso che sta colpendo le imprese rischia di mettere in ginocchio anche lo sport. Chi sta soffrendo particolarmente la stangata sulle utenze è il mondo del calcio, a cui è affidata la gestione degli impianti ma anche il pagamento delle bollette. Uno dei campi principali della provincia è senza dubbio il Chiavacci di via del Purgatorio, dove il presidente Carmine Valentini e il vicepresidente Enrico Cammelli raccontano le preoccupazioni con cui si sta vivendo la ripartenza dell’attività sportiva. "Qui serve l’intervento deciso dello Stato", commenta Cammelli.

«Potrebbe essere utile eliminare l’iva dalle bollette o prevedere ristori ingenti. Il timore è quello di non avere ancora visto tutte le conseguenze dei rincari, perché dal 21 settembre cambierà di nuovo il contratto dell’energia e poi ci sarà d’inverno un uso più massiccio del riscaldamento. E’ evidente come i conti non possano tornare. Quindi ci domandiamo se abbia ancora un senso ospitare al Chiavacci la sera squadre amatoriali o dilettanti andandoci a rimessa. Gli affitti non si possono aumentare perché tutti sono in difficoltà, ma è anche vero che dobbiamo trovare il modi di andare avanti". La preoccupazione è diffusa in tutte le società di calcio, tanto che da parte di un gruppo di presidenti è arrivata la richiesta al Comune di aprire un tavolo urgente sul tema bollette. Richiesta che è stata accolta dall’amministrazione comunale, che però a sua volta deve fare i conti con le stangate sulle utenze che paga direttamente. Al PalaRogai di Maliseti il gestore ha tariffe bloccate e calmierate sugli affitti, ma le utenze sono a carico del Comune.

"A certe cifre orarie di affitto della struttura sarebbe impossibile andarci pari", spiegano il gestore Maurizio Cocchi e la presidente della Primavera Prato Marina Magelli. "Quindi è il Comune a gestire gli orari di accensione del riscaldamento e a pagare le utenze. I costi sono elevatissimi perché la copertura tiene poco il calore e quindi il riscaldamento va tenuto acceso costantemente. Un miglioramento potrebbe esserci nel 2023 quando è prevista la riqualificazione a carico del Comune con la sostituzione della copertura, del parquet di gioco e il rifacimento degli spogliatoi vecchi di 40 anni". E il palazzetto dello sport? Anche qui la situazione è critica. "L’energia elettrica è raddoppiata - spiega il gestore - e siamo già preoccupati per quello che potrà accadere con il gas dall’autunno. In estate di fatto con l’attività calata per le vacanze abbiamo tenuto aperto per andare in pari con il pagamento delle utenze". Il Comune comunque è pronto a intervenire per aiutare le società. Nelle prossime settimane ci sarà un tavolo tecnico e si capirà meglio quali sono i margini di manovra per un aiuto allo sport, dopo le due tranche da 450.000 euro complessive e l’azzeramento degli affitti per il periodo del lockdown.

"Le difficoltà dello sport sono le stesse che stanno vivendo le famiglie e le imprese", conclude l’assessore Luca Vannucci. "E’ chiaro che serve un intervento nazionale, ma noi faremo il possibile per aiutare di nuovo il mondo dello sport".