Sparatoria tra bande alle Cascine. Aggressori in fuga sulla Porsche

Tre feriti: uno gravissimo, trovati quattro bossoli. Vigile urbano fra i testimoni

I carabinieri nel parcheggio delle Cascine di Tavola dopo  la sparatoria Foto Attalmi

I carabinieri nel parcheggio delle Cascine di Tavola dopo la sparatoria Foto Attalmi

Prato, 5 luglio 2018 - Sparatoria al parco, in mezzo alla gente che faceva fa jogging. L’ennesimo episodio pulp, anticipato dalla nazione in edicola oggi giovedì 5 luglio,  è avvenuta ieri in tarda serata, verso le 19,30, nel parcheggio del parco delle Cascine di Tavola: ad affrontarsi sarebbero state due bande rivali di cinesi. Una scena da Far West a cui hanno assistito, loro malgrado, i frequentatori del parco che, a quell’ora, sono davvero tanti. Fra questi c’era anche un vigile urbano libero dal servizio che ha subito chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i carabinieri. Una manciata di secondi in più e la situazione sarebbe degenerata: sono stati molteplici i colpi di pistola esplosi. Secondo quanto riferito dai testimoni che hanno assistito all’agghiacciante episodio, due gruppi di cinesi si sono fermati nel parcheggio delle Cascine.

All’improvviso sarebbe scoppiato un parapiglia fra una dozzina di persone, in mezzo ai quali c’erano anche due donne orientali. Qualcuno era armato di spranghe di ferro, altri con bastoni. Poi è spuntata una pistola. I testimoni hanno udito forte e chiaro il rumore degli spari: tre i feriti, di cui uno in gravissime condizioni. Dopo la sparatoria i cinesi sono risaliti sulle auto. Macchine di lusso: in sette sono montati su una Porsche, gli altri su una grossa Bmw bianca e sono scappati. I carabinieri sono arrivati dopo una decina di minuti chiamati dai tanti frequentatori del parco che resta aperto fino alle 22. Fra questi c’era anche il gruppo di camminatori del medico Bruno Battiston che stavano rinetrando dalla passeggiata. I militari hanno delimitato la zona con la fettuccia e hanno ritrovato quattro bossoli esplosi ma è probabile che fossero di più, oltre agli schizzi di sangue sull’asfalto e sulle auto in sosta.

«Ho sentito le urla, mi sono voltato e ho visto due donne cinesi che venivano spintonate – ha detto un testimone – Poi ho sentito gli spari. In pochi istanti sono saliti tutti sulle grosse auto e se ne sono andati veloci. Tra questi c’erano due persone ferite». Al momento i carabinieri hanno rintracciato, poco distante dal luogo della sparatoria, un cinese ferito. Ci sarebbe una seconda persona – secondo i testimoni – che aveva i vestiti sporchi di sangue, ma ieri, in tarda serata, la notizia non è stata confermata. E’ probabile che si sia trattato di un regolamento di conti fra bande rivali. Non bande come tutte le altre ma gruppi di cinesi danarosi che hanno auto di lusso, facilmente rintracciabili. Si teme anche una recrudescenza di violenza nella comunità cinese che, negli anni passati, ha portato ad aggressioni, sparatorie e perfino a diversi omicidi.