Sostegno all’affitto, c’è un boom di domande

Fino a 300 euro per un massimo di tre mesi: già arrivate 1900 richieste. E dalla Regione ecco 357.000 euro per l’edilizia pubblica

La Regione scommette sul restauro, l’autocostruzione e l’efficientamento energetico per rilanciare le case popolari. Vale 35,4 milioni di euro lo stanziamento che la giunta regionale, su proposta dell’assessore all’urbanistica e alle politiche abitative Vincenzo Ceccarelli, ha destinato al miglioramento del patrimonio Erp (edilizia residenziale pubblica), che in Toscana si compone di quasi 50.000 alloggi. I fondi (che si aggiungono agli stanziamenti ordinari) sono relativi al triennio 2020-2022, articolati in più capitoli.

Lo stanziamento più consistente (28 milioni di euro) riguarda gli interventi di manutenzione, qualificazione e ripristino del patrimonio Erp, compresa la messa in sicurezza sismica. Al Lode (termine tecnico che indica i gestori delle case popolari) fiorentino, con i suoi 12.820 alloggi, andranno circa 2,5 milioni di euro; a Livorno 1,7 milioni per 8.600 alloggi; a Pisa oltre 814.000 euro per 6.300 appartamenti; a Lucca (4.000 alloggi) oltre 814.000 euro; a Massa Carrara (3.700 alloggi) 747.000 euro; Grosseto utilizzerà oltre 635.000 euro per 3.200 appartamenti. Una cifra di poco inferiore, 634.000 euro, è riservata ad Arezzo per 3.100 alloggi. Ai 2.600 alloggi di Siena vanno 520.000 euro, 424.000 a Pistoia per 2.100 case, 357.000a Prato per 1700. Chiude l’elenco Empoli, con 310.000 euro, da utilizzare per interventi su circa 1.500 appartamenti. Una quota di tre milioni di euro (600.000 per il 2020 e 1,2 milioni ciascuno per i due anni successivi) è destinata alla realizzazione di alloggi sociali in auto-costruzione o auto-recupero cofinanziati dai Comuni. Il bando della Regione valuterà forme di partecipazione diretta dei destinatari (riuniti in cooperative) alla progettazione, realizzazione e gestione di case e spazi comuni.

Ammonta invece a 4,4 milioni di euro la somma a disposizione dei Comuni per il potenziamento e la manutenzione straordinaria di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica, previsto in una delibera presentata insieme all’assessore all’ambiente Federica Fratoni. "Allo stanziamento di 35,4 milioni di euro in tre anni – ha detto Ceccarelli - si aggiungono gli oltre 13 milioni di euro che andranno a sostegno del pagamento degli affitti a libero mercato. Si tratta di una risposta importante a un bisogno vero, che riguarda il diritto alla casa. La Toscana è stata la prima ad attivare un contributo straordinario all’affitto a favore di chi, a causa della crisi provocata dal Covid, ha visto ridurre il reddito oltre il 30%. I contributi potranno arrivare fino a 300 euro per massimo tre mesi nei 43 Comuni toscani ad alta tensione abitativa e fino a 250 euro negli altri".

Tantissime le domande: i primi conteggi ne indicano 3.500 a Firenze, 1.900 a Prato e 1.300 a Livorno. In altri territori i bandi si stanno chiudendo in questi giorni. "Con i 36 milioni stanziati - conclude l’assessore - renderemo agibili tremila alloggi vuoti e da ristrutturare, coprendo anche il fabbisogno dei 10001200 appartamenti mancanti, a oggi non finanziati. Infatti, se costruire un alloggio nuovo costa di media 150.000 euro, ristrutturarne uno ne richiede circa 20.000". La richiesta d’altronde è forte: nelle 49.751 case popolari toscane vivono già 21.888 famiglie, ma tante altre sono in attesa di ricevere un alloggio.