"Sospetto pusher nel condominio. Botte e fila di clienti alla sua porta"

La denuncia di un commerciante di via Protche: "Abbiamo fatto una riunione chiedendo aiuto ad un avvocato. Ci ha detto che la legge non consente di fare nulla. E un residente si è ritrovato con il gesso al braccio...".

"Sospetto pusher nel condominio. Botte e fila di clienti alla sua porta"

"Sospetto pusher nel condominio. Botte e fila di clienti alla sua porta"

"Qui all’interno del nostro condominio di via Protche abbiamo un sospetto spacciatore. Davanti alla sua porta ci sono sempre tante persone, o meglio clienti, che implorano di farsi aprire per fare uso o acquistare droga. Come se non bastasse, vicino al negozio abbiamo piazza Ciardi. Abbiamo visto quello che è successo l’altro giorno". La denuncia è quella di un commerciante di via Protche (ha chiesto di resta anonimo) che ogni giorno deve fare i conti con una presenza "ingombrante" e certamente poco piacevole all’interno del condominio dove si trova il negozio di cui è titolare. "Una presenza che definirei pericolosa, alla luce della colluttazione che c’è stata fra questo soggetto tutt’altro che raccomandabile e un altro inquilino del palazzo, con quest’ultimo che ha avuto la peggio".

Di recente è stata convocata una riunione condominiale d’urgenza, alla quale ha partecipato anche un avvocato. "Avvocato che ci ha spiegato che con la legge italiana non si può intervenire in alcun modo – continua il commerciante – Si può rischiare al massimo una denuncia per disturbo della quiete pubblica. La situazione invece diventa ogni giorno più insostenibile: l’inquilino di recente ha spaccato il vetro della porta di casa perché non aveva le chiavi. Ovviamente si sono affacciati tutti visto il frastuono e uno degli abitanti ha voluto farsi sentire. Risultato? Braccio ingessato dopo una discussione animata. E’ ovvio poi che abbiamo paura". E i controlli da parte delle forze dell’ordine? Il negoziante conferma che non mancano: "Vediamo spessissimo carabinieri, polizia e finanza che arrivano per fare dei sopralluoghi nell’appartamento, ma invano. Si torna al problema sollevato dall’avvocato: la legge del nostro Paese consente a questi delinquenti di operare in maniera quasi indisturbata. Non ci resta quindi che sperare che non ci succeda mai nulla, ma in questo modo diventa difficile andare avanti. Come biglietto da visita per chi viene a visitare il centro abbiamo degrado, spaccio e violenza fra piazza Ciardi e la stazione di Porta al Serraglio. Non a caso, sono sempre meno le persone che si vedono in negozio o che girano per le vie del centro. Questo perché non si sentono affatto sicure e quindi preferiscono andare ad esempio nei centri commerciali".

Francesco Bocchini