I soldi lasciati ai gatti dividono ancora. Ma c’è un’idea: 'Spendiamoli così'

L’ultima proposta è realizzare una campagna di sterilizzazione

Dal 2017 l’oasi felina viene gestita da ‘Qua la zampa’

Dal 2017 l’oasi felina viene gestita da ‘Qua la zampa’

Prato, 18 luglio 2018 - Il lascito da 52 mila euro al gattile di Tavola continua a tenere banco anche durante l’estate. La vicenda che ha assunto i contorni di un giallo, è tutt’altro che risolta. Non trovano pace le volontà di Mario Villani, l’86enne di Carmignano che prima di morire aveva deciso di destinare 52mila euro - parte dell’eredità ricavata dalla vendita di un appartamento di sua proprietà - all’oasi felina di Tavola. I soldi non sono mai finiti nelle tasche del Comune, ma nel conto corrente dell’associazione ‘Amici della Bogaia’ che all’epoca del lascito gestiva il gattile di Tavola. Il Comune non è rimasto con le mani in mano ed ha deciso di batter cassa. Prima chiedendo indietro l’intera cifra, poi proponendo di dividere i 52mila euro tra amministrazione e associazione. Tutte soluzioni che al momento non hanno trovato accoglienza, ma il tempo stringe e il rischio è quello di un contenzioso destinato a trascinarsi nel tempo.

La proposta di destinare metà dell’eredità all’associazione ‘Amici della Bogaia’ (che non gestisce più il canile e gattile di Tavola) è stata bocciata dalla commissione 2 presieduta da Cristina Sanzò che ha chiesto all’assessore Filippo Alessi di trovare una strada alternativa, e rimandato al mittente il piano individuato dal Comune. Ed è così che è spuntata una terza ipotesi che potrebbe mettere tutti d’accordo e finalmente far trovare pace anche alle volontà dell’anziano carmignanese amante dei gatti. L’idea è quella di realizzare un progetto condiviso tra Comune e associazione nel quale impiegare i 52mila euro del lascito. La proposta sul piatto riguarda la realizzazione di una campagna di sterilizzazione dei gatti presenti in città.

Adesso però è da valutare se questo sia possibile. «Gli uffici sono a lavoro, dobbiamo capire se il Comune può spendere i soldi dei cittadini e quindi anche quelli che provengono da un’eredità, per progetti che non riguardano direttamente proprietà del Comune», spiega l’assessore ai diritti degli animali Filippo Alessi. Per fare un esempio, interventi al gattile potrebbero essere effettuati così come l’acquisto di gabbie o attrezzature a servizio della struttura di Tavola. «Gli uffici stanno verificando se è possibile procedere con una campagna di sterilizzazione altrimenti troveremo una strada alternativa», aggiunge Alessi. A quattro anni di distanza dal lascito, i soldi donati dal generoso anziano carmignanese non hanno ancora trovato un impiego a favore degli amici a quattro zampe. Se ne riparla a settembre.