Smaltimento fanghi, allarme tra le aziende di spurghi dopo la sentenza del Tar

Aziende di Prato e Firenze in riunione con il sindaco Biffoni. Si rischia la paralisi

Un momento dell'incontro

Un momento dell'incontro

Prato, 6 settembre 2018 - La preoccupazione è forte tra gli spurghisti di Prato e Firenze che ieri si sono riuniti in assemblea a Prato per discutere delle difficoltà nello smaltimento dei fanghi. Un incontro a cui ha partecipato anche il sindaco Matteo Biffoni: “Condivido a pieno le vostre preoccupazioni sia per le conseguenze sul piano lavorativo e occupazionale, sia e soprattutto perché non possiamo rischiare di far saltare un servizio fondamentale per le nostre città – ha sottolineto il sindaco Biffoni -. Con la riapertura delle scuole e il ritorno a pieno ritmo di tutta la città è impensabile non avere certezze sullo smaltimento fanghi, le conseguenze sono facilmente immaginabili per chiunque”.

Dopo la sentenza del Tar Lombardia di fatto tutti gli impianti toscani hanno fortemente ridotto la capacità di raccolta e stoccaggio e per questo Biffoni ha chiesto un incontro urgente all’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni: “La competenza sugli impianti è regionale, è un anno che in tutte le sedi sto dicendo che è fondamentale un ragionamento concreto sugli impianti perché il problema rifiuti non va sottovalutato. Sui fanghi questo è ancora più vero, bloccare il lavoro degli spurghisti è un danno non soltanto per queste aziende, ma per tutta la comunità. E’ quindi necessario trovare soluzioni immediate affinché non si arrivi a un’emergenza”.