"Sharon, perché uccidi le mogli e i bambini dei tuoi fratelli?"

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Fratello Sharon

Sono una povera suora italiana cattolica. Sono la responsabile della Congregazione delle Minime Suore del Sacro Cuore, alla quale appartengono le quattro religiose chiuse nella Basilica della Natività. Che male ti hanno fatto quelle suore? Nella loro vita hanno cercato di fare soltanto del bene: hanno curato i malati, insegnato ai bambini, dato da mangiare e rivestito i poveri. Nella Basilica pregano, servono il Cristo nei fratelli Sacerdoti, nella cura dei paramenti liturgici per il culto a Dio e nella sistemazione degli ambienti per i pellegrini in Casa Nova.

Anche tu preghi, anche tu onori lo stesso Dio e fai memoria di quei fratelli che hanno subito violenza o sono stati uccisi; anche tu onori e ami tua moglie, educhi i tuoi figli... Allora, perché continui ad uccidere le mogli e i bambini dei tuoi fratelli? Perché continui a dare la caccia a degli uomini che – forse – sono soltanto dei poveri ragazzi costretti a far guerra perché comandati da un Capo che come te, cerca il prestigio personale e la gloria che "qualcuno" condivide e incensa, ma nello stesso tempo vi procura il discredito di tutto il mondo?

Sii uomo ragionevole. I nostri antenati Ebrei, i nostri fratelli di questa terra contesa, hanno veduto morire il Cristo sul Calvario, non permettere che lo si veda ancora morire Bambino nella Natività, nelle case, nelle strade. Che cosa conta maggiormente, un pezzo di terra bagnata di sangue o gli uomini che hanno versato il loro sangue in una lotta non voluta, non cercata, assurda?

Fratello Sharon non uccidere più, incontra Arafat allo stesso tavolo, con gli stessi commensali e accendi con lui la lampada della pace. Se continui ad uccidere il mondo ti condannerà, se cercherai la pace, il mondo intero ti benedirà!

Tutto il mondo cristiano e non cristiano, prega per la pace e in particolare per i Padri Francescani e le Suore che sono nella Natività. Sii clemente, sii fratello, sii "pater patriae", non un distruttore. "Con la guerra tutto è perduto, con la pace tutto è salvo!", ha detto Papa Pio XIII.

Ti supplico: dona al mondo giorni sereni, perché ognuno di noi incontrandosi, possa salutare con la bella espressione: Shalom! Ti saluta una sorella.

S.M. Sandrina Borgioli

Poggio a Caiano 19 aprile 2002