Sequestrato bed & breakfast in via Filzi, denunciati i gestori

La struttura era in realtà un albergo

Il B&B sequestrato a Prato

Il B&B sequestrato a Prato

Firenze, 29 marzo 2019 - La polizia municipale ha effettuato un controllo in via Filzi in un affittacamere - bed & breakfast scoprendo in realtà trattarsi di una vera e propria struttura alberghiera con undici camere di cui una suite ed una camere a tre posti letto. La legge della Regione Toscana sul turismo indica chiaramente che l'attività di affittacamere/bed & breakfast è compatibile con la residenza sono fino a sei camere o dodici posti letto, in questo caso i due coniugi gestori dell'attività imprenditoriale avevano presentato alla Pubblica Amministrazione documenti per esercitare l'attività in un grande appartamento di sei vani ma abusivamente, tramite un varco nella muratura a confine a simulare una sorta di ripostiglio che in realtà era un vero e proprio collegamento tra due appartamenti confinanti ed identici, avevano annesso anche l'appartamento vicino mettendo quindi a disposizione della clientele undici camere con numerazione in sequenza fino alla numero undici inclusa, la suite appunto con salotto e caminetto, camera matrimoniale e servizio igienico.

Gli agenti di piazza Macelli hanno contestato ai gestori, affittuari di entrambi gli appartamenti, la realizzazione di una struttura alberghiera in assenza dei parametri urbanisti necessari quali parcheggi ed infrastrutture collegate. Entrambi i gestori, residenti nell'appartamento posto in collegamento abusivo all'originario bed & breakfast, si erano peraltro trasferiti nelle soffitte che avevano allestito impropriamente ad uso abitativo con cucina e letti in luoghi igienicamente inidonei; la Polizia Municipale ha infatti rinvenuto nei diversi locali delle due grandi soffitte poste al secondo piano dell'immobile una cucina grande, un cucinino, un salotto con divano e televisione, e cinque dormitori da uno a tre posti letto ciascuno. Gli immobili sono stati posti sotto sequestro penale ed i conduttori sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria nonché agli organi comunali che valuteranno la chiusura dell'attività.