Sequestrata dal fidanzato a 14 anni

Ragazzo e padre a processo: lei non è più tornata a casa

La polizia ha seguito le indagini dopo la scomparsa della ragazza

La polizia ha seguito le indagini dopo la scomparsa della ragazza

Prato, 17 settembre 2019 - Sequestrata dal fidanzato e dal padre di quest’ultimo. Il sequestro della ragazzina, all’epoca minorenne, era però consensuale. La minore non è più tornata a casa dai genitori mentre il fidanzato e il padre sono stati indagati per sequestro di minore in concorso contro la volontà dei genitori che esercitano la patria potestà. I due uomini sono a processo. Anche se il dibattimento stenta a partire per un motivo o per un altro: quando cambia il giudice, quando ci sono difetti di notifica, quando, come ieri, il fascicolo si volatilizza nel nulla. Sparito, perso. E’ l’incredibile storia approdata di fronte al giudice Carlo Cataudella in tribunale a Prato dopo la denuncia della madre della ragazza e del marito - che ha cresciuto la ragazzina come fosse sua - sporta più di quattro anni fa.

La famiglia è originaria dell’ex Jugoslavia, vive regolarmente nella provincia di Prato e il padre ha un lavoro fisso. Una famiglia con tanti figli fra cui c’era la ragazzina che nel 2015 aveva 14 anni. La giovane si era innamorata di un ventenne, che abitava in un campo nomadi a Ferrara. La ragazza decise di lasciare la casa della famiglia per andare a vivere con lui senza avere il consenso dei genitori. Uscì di casa e spense il cellulare senza dare più notizie.

La madre e il marito sporsero subito denuncia. Secondo quanto ricostruito dalle indagini della polizia, il ragazzo e il padre dettero una mano alla minore a scappare. La ritrovarono nel campo nomadi di Ferrara dopo qualche tempo, ma la giovane non è più voluta tornare indietro. Da qui è scattata la denuncia che ha portato nei guai i due uomini. Nel frattempo, la ragazza è diventata maggiorenne, si è sposata e ha avuto un figlio con l’indagato. Siamo arrivati alla fase processuale anche se il dibattimento non riesce a decollare. Il padre e la madre della ragazza si sono costituiti parte civile, assistiti dagli avvocati Giacomo Passigli e Vanessa Luperi del foro di Firenze.

«I genitori non si danno pace per quello che è successo – spiegano i legali – Non hanno più rivisto la figlia da allora, a ogni udienza fissata, si presentano in tribunale sperando che parta il processo. Ogni volta, però, c’è un impedimento come ieri che è sparito il fascicolo». Il ventenne e il padre, nel frattempo, sono stati in carcere per altri reati. Le loro deposizioni dovranno essere sentite nella fase dibattimentale oltre a quella di un agente di polizia che ha seguito le indagini. «Il processo potrebbe chiudersi velocemente perché ci sono pochi testimoni – concludono gli avvocati di parte civile – ma ogni volta succede qualcosa. E’ difficile da spiegare ai nostri assistiti». Il giudice ieri ha capito la situazione e ha fissato la prossima udienza a inizio novembre in attesa che il fascicolo rispunti fuori. Laura Natoli