Sensori intelligenti nelle classi spengeranno la luce

In alcuni istituti sono stati installati dispositivi che rilevano il momento degli studenti nelle stanze

Sensori di movimento per evitare sprechi. La Provincia da tempo ha iniziato l’installazione nelle scuole dotate di laboratori come Marconi, Brunelleschi e Datini di dispositivi in grado di rilevare la presenza o meno di persone nelle stanze. Un meccanismo semplice e anche poco costoso che alla fine dell’anno scolastico permetterà di risparmiare energia elettrica. Se i benefici in tremini economici non saranno esorbitanti sicuramente l’ambiente be beneficerà. Capita che nelle scuole all’uscita dei ragazzi soprattutto nelle aule meno frequentate come i laboratori restino le luci accese. Uno spreco che d’ora in poi verrà azzerato dai sensori di movimento, dispositivi intelligenti che spegneranno le luci in autonomia. Parallelamente in alcuni plessi è andata avanti la sostituzione delle vecchie lampade con led che permettono un risparmio così come la sostituzione di infissi. Misure di contrasto al caro bollette che singolarmente non potranno aiutare a far fronte alle maxi spese per gas e energia che la Provincia si troverà a dover affrontare. Intanto l’autunno è alle porte, le temperature si sono già abbassate ma da Roma non è arrivata nessuna indicazione precisa sui comportamenti da tenere. Quanto comunicato finora non risolve il problema e soprattutto non consegna una visione chiara di comportamento.

Anche la proposta di abbassare di un grado le temperature all’interno delle abitazioni, degli uffici pubblici e quindi delle scuole trova poco terreno fertile. "Quanto comunicato fino ad adesso non ci dà alcuna spiegazione su come potremo affrontare l’inverno dal punto di vista economico", spiega il presidente Francesco Puggelli. "Per scaldare le scuole superiori spendiamo mediamente quattro milioni di euro all’anno". Le previsioni elaborate a giugno ipotizzavano aumenti del 200%, oggi insostenibili. Sempre la Provincia ha stanziato prima 1,5 milioni per coprire eventuali aumenti, poi un ulteriore incremento di 300.000 euro con l’avanzo di bilancio. In totale 1,8 milioni che con gli attuali prezzi di gas e energia non saranno minimamente sufficienti a scaldare tutte le scuole e le palestre della città. "Abbiamo investito sull’efficientamento dei plessi, abbiamo realizzato una mappatura di tutte le scuole e ammodernato gli impianti dove necessario, - conclude Pugelli - ma sono interventi minimi rispetto a quello che ci troviamo a fronteggiare".