Scuola, pasticcio sulle graduatorie Assegnazioni nulle: tutto da rifare

Giornata di grande fermento per le nomine delle supplenze: i candidati sono stati rimandati a casa. Sbagliate le liste con i punteggi dei docenti. Cancellate di colpo anche le assunzioni annuali già firmate

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PRATO

Non c’è proprio pace per la scuola. L’ennesimo pasticcio è andato in scena ieri pomeriggio durante l’assegnazione delle cattedre annuali. I docenti si sono presentati come da convocazione dell’Ufficio scolastico provinciale, convinti di poter finalmente firmare l’assunzione e tornare a casa con la sede di lavoro definita. Così sarebbe dovuto andare. Peccato che ad un certo punto i lavori di assegnazione delle cattedre siano stati interrotti a data da destinarsi.

Così come i posti già assegnati sono stati congelati in attesa di ulteriori verifiche. Sul sito dell’Ufficio scolastico provinciale è apparsa una scritta in caratteri cubitali: ’Avviso urgente per docenti nominati da Gps e Gae’, ossia le graduatorie provinciali di supplenza e le graduatorie ad esaurimento. "Si comunica a tutti gli aspiranti docenti, nominati per il conferimento delle supplenze a tempo determinato, come pubblicato dall’Ufficio scolastico il 5 settembre, che le stesse sono momentaneamente sospese per ulteriori controlli. Conseguentemente - si legge nella nota pubblicata sul sito - anche eventuali prese in servizio già fatte sono da considerarsi contestualmente sospese in attesa di conferma o di rettifica". Una doccia gelata per centinaia di docenti precari delusi prima dal maxi concorso per il posto a ruolo sfumato e ora delle assegnazioni mancate.

Il problema che ha portato al blocco delle nomine è contenuto nelle graduatorie: i nominativi ed i relativi punteggi dei docenti non sono stati aggiornati. Per quanto alcuni professori i si sono trovati scalati di diversi posti in graduatoria a causa del mancato aggiornamento del punteggio così come non sono stati tolti dagli elenchi gli insegnanti che hanno già assunto la cattedra a ruolo. Un pasticcio dietro l’altro per la scuola alle prese con una carenza di organico cronica tanto che a settembre è in seria difficoltà la gestione delle succursali a causa della mancanza di personale ata e con un malcontento diffuso per la mancata assunzione a tempo indeterminato di 150 docenti, posti a ruolo messi a disposizione dal ministero e rimasti vacanti a causa della manza di professori abilitati dall’ultimo concorso.

Silvia Bini