Scuola. Cattedre, 40 posti spariti per errore

Tavolo tecnico per risolvere le criticità legate al personale, ma l’Ufficio scolastico regionale non si presenta

Scuola: ritorno tra i banchi pur tra mille difficoltà

Scuola: ritorno tra i banchi pur tra mille difficoltà

Prato, 11 settembre 2021 -  Le scuole pratesi chiedono di avere indietro il maltolto. Nella distribuzione dei docenti necessari a dare il via all’anno scolastico la città parte con un deficit di circa 40 professori. Cattedre vuote per colpa di un errore che si trascina di anno in anno: una lunga lista di docenti cancellati con un semplice colpo di penna e mai ricollocati al loro posto nonostante le promesse dell’Ufficio scolastico regionale. "La situazione della scuola pratese è allarmante anche se bisogna ammettere che l’Ufficio scolastico ha fatto un grande lavoro", spiega Filomena Di Santo Flc-Cgil. "Sul territorio abbiamo perso cento cattedre per un errore tecnico rispetto a quelle di cui ci sarebbe bisogno". Dopo una lunga battaglia sono stati restituiti alle scuole pratesi 60 dei posti tolti senza ragione, ma non è una vittoria. E anche questo settembre sarà un inizio in salita. Parte proprio da qui la richiesta delle istituzioni e dalla politica indirizzata alla Regione: "recuperare i posti persi sull’organico di diritto". L’assessore all’istruzione Ilaria Santi come aveva annunciato solo pochi giorni fa, è riuscita a convocare un tavolo istituzionale per mettere al centro le necessità della scuola pratese. A pesare è stata l’assenza dell’Ufficio scolastico regionale che non si è presentato all’appuntamento di ieri mattina. Presente invece Susanna Pinzuti dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Ilaria Bigetti consigliera regionale insieme a Comune, sindacati e presidi. L’obiettivo è muoversi in modo compatto e con una sola voce per tornare a chiedere all’Ufficio scolastico regionale e al Miur di riequilibrare il numero delle cattedre e colmare una volta per tutte la carenza cronica di cui soffre la città.  

«In questi mesi siamo andati in Regione separatamente senza ottenere nessunacertezza, così abbiamo deciso di intraprendere un percorso unanime per riuscire ad avere almeno quello che ci spetta in termini di organico", commenta Santi. Presente alla riunione anche Stefano Pollini, dirigente al Gramsci-Keynes e presidente di Rispo, la rete delle scuole pratesi. "Abbiamo accolto l’appello del Comune di lavorare insieme per far presenti le problematiche delle nostre scuole e colmare il divario che scontiamo sull’organico di diritto", commenta. Il 13 e il 14 saranno completate le nomine del personale ata mentre continuano le convocazione dei supplenti. La buona notizia riguarda il personale Covid: quest’anno non saranno inviati docenti o collaboratori, ma ogni scuola avrà a disposizione un budget definito, che potrà spendere per assumere le figure di cui ogni istituto avrà necessità. "Avere a disposizione risorse è un’ottima soluzione perché le scuole potranno intervenire dove registrano maggiori carenze", aggiunge Pollini. "Per quanto riguarda il Gramsci-Keynes con i fondi dell’organico Covid assumeremo collaboratori scolastici perché con l’organico di fatto siamo in difficoltà a coprire tutte le esigenze. Avremo necessità anche di personale docente aggiuntivo per coprire gli spezzoni orari soprattutto da destinare alle lezioni di recupero deg li apprendimenti". Il tavolo continuerà a riunirsi in modo periodico, il prossimo appuntamento è fra dieci giorni, subito dopo l’inizio della scuola: "Faremo in bilancio del personale arrivato e delle necessità per chiedere al ministro di considerare Prato per quello che vale", chiude Santi. Intanto si aspetta di conoscere la ripartizione dei fondi Covid destinati ad ogni scuola. Silvia Bini