Scatta la rivoluzione 118 e subito un malore Va in arresto cardiaco, ma il medico non c’è

Un ciclista ha perso i sensi: ora è gravissimo. L’episodio a Montemurlo, rimasto senza ambulanza medicalizzata: il dottore è arrivato da Prato

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PRATO

Erano le 8,30 quando sulla strada provinciale Enrico Berlinguer all’altezza di Bagnolo un ciclista ha accusato un malore cadendo rovinosamente a terra. Non è un orario qualsiasi. Siamo in un momento cruciale nella riorganizzazione dei servizi di emergenza urgenza territoriali. Dalle 8 di ieri mattina, infatti, a Montemurlo è scattata la modalità estiva di copertura del 118 che prevede l’eliminazione per 12 ore della postazione medica sostituita da quella infermieristica. Esattamente mezz’ora dopo lo switch si sono vissuti momenti drammatici. L’uomo, 52 anni di Pistoia, ha accusato un malore mentre si trovava sulla sua bicicletta da corsa in compagnia del fratello ed è caduto a terra privo di sensi. Sul posto è arrivata in pochi minuti l’ambulanza della Misericordia di Oste, ma senza medico né infermiere perché il caso ha voluto che in quel momento fosse impegnato su un altro intervento.

I volontari hanno immediatamente praticato le manovre di rianimazione. Secondo quanto appreso, il ciclista è andato in arresto cardiaco. I volontari hanno utilizzato il defibrillatore per rianimare il ciclista e allertato l’elisoccorso Pegaso che ha trasportato l’uomo in codice rosso al policlinico fiorentino di Careggi dove si trova ricoverato in terapia intensiva in condizioni gravissime. Fortuna ha voluto che in quel momento sulla via Berlinguer transitassero anche un medico, un infermiere e due vigili del fuoco fuori servizio, che si sono fermati e hanno iniziato subito le manovre di rianimazione, ancor prima dell’arrivo dell’ambulanza. Il piano di riorganizzazione pensato dalla Asl, di fatto dimezza la presenza del medico dell’emergenza sul territorio montemurlese, che ne deve usufruire in condivisione e a turni alternati con Agliana. La realtà però è ben diversa da quanto stabilito sulla carta tanto che ieri mattina a Montemurlo non è arrivato il medico da Agliana come avrebbe dovuto, ma da Prato perché, secondo fonti istituzionali, logisticamente più vicino. Fatto sta che il ciclista in arresto cardiaco è stato rianimato da volontari e da passanti. Successivamente sono arrivate sul luogo dell’incidente l’infermieristica della Misericordia di Prato e a seguire la Croce d’oro di Prato con medico a bordo, più vicina al luogo del malore rispetto alla medicalizzata di Agliana, per proseguire le manovre di rianimazione che si sono concluse con successo. Il cuore del cinquantenne ha ripreso a battere e l’uomo è stato portato in Rianimazione a Careggi dove adesso lotta per la vita. "Voglio prima di tutto ringraziare i volontari che sono intervenuti e che hanno permesso di salvare la vita ad un uomo e desidero ringraziare il medico, l’infermiere e i vigili del fuoco, che pur liberi dal servizio, hanno prestato soccorso", commenta il sindaco Simone Calamai. "L’incidente è successo appena mezz’ora dopo l’entrata in vigore della riorganizzazione del 118. Come detto il servizio che si occupa della salute dei cittadini deve essere efficiente e sicuro. Ho chiesto delucidazioni su quanto avvenuto e sul fatto che ad arrivare per primo sia stato un mezzo inviato da Prato. Sulla riorganizzazione continueremo a tenere la guardia alta e a chiedere spiegazioni".

Silvia Bini