
La rosa del San Giusto
"E’ stata una stagione difficile, nel corso della quale ci siamo trovati a competere con squadre giovani ed esperte. Ci è mancata l’esperienza, ma gli infortuni non ci hanno aiutato. Penso che questo gruppo abbia ancora margini inespressi e tenteremo di confermarlo in toto, a prescindere dalla categoria che disputeremo il prossimo anno". Massimo Meoni, dirigente del San Giusto, ha così tracciato un bilancio relativo al rendimento del club retrocesso dopo il penultimo posto nel girone F di Seconda Categoria. Non sono state sufficienti le cinque vittorie e gli otto pareggi che hanno garantito 23 punti, anche se con un po’ di fortuna in più il club avrebbe forse potuto giocarsi la permanenza ai playout. "L’alternanza di tre allenatori non ha giocato a nostro favore e anche se con mister Guarducci avevamo trovato la quadratura del cerchio, quest’ultima era nata in primis da esigenze di infermeria – ha proseguito Meoni – abbiamo di fatto giocato per buona parte della stagione senza attaccanti".
Della rosa fanno parte i portieri Mattia Fiscella, Andrea Pinferi e Sergio Sabatino, i difensori Filippo Ripanti, Giulio Morosi, Miftah Amin, Cheick Ndiyae, Alex Casolino, Andrea Masserelli, Matteo Maccelli, Alessio Cipriani ed Andrea Tisi, i centrocampisti Francis Mendez, Biorni Arapi, Cristian Brazzini, Matteo Grieco, Edoardo Rigamonti, Niccolò Forciani, Edine Erani, Enrico Iacolino, Andrea Sabatino, Matteo Cini, Matteo Marzucchi, Leonardo Rizzo, Ivan Rubia, Tommaso Parigi, Niccolò Tartoni e Lorenzo Marchesini e gli attaccanti Gianmarco Bastogi, Leonardo Moretti, Michelangelo Striatto, Davide Sgroi e Massamba Sene. Tanti di loro c’erano anche nella scorsa annata, quella culminata con la vittoria in Coppa Faggi e la promozione in Seconda per completamento organici. Di base, il club ripartirà dalla Terza. Non è da escludere la pista che porta ad un ripescaggio: "Nell’ipotesi in cui si aprisse uno spiraglio per essere riprescati, ne discuteremo in primis con i giocatori – ha concluso Meoni – Se anche dovessimo ripartire dalla Terza, mi fa comunque ben sperare l’unità del gruppo".