Salviamo le edicole, il centrodestra pungola Biffoni

Mozione unitaria per chiedere al Comune provvedimenti concreti

Daniele Spada

Daniele Spada

Prato, 21 settembre 2019 - La battaglia per salvare le edicole sbarca in consiglio comunale. Dopo l’adesione alla raccolta firme di alcuni consiglieri comunali, stavolta è il centrodestra a scendere in campo con un documento che chiede al sindaco Matteo Biffoni di prendere provvedimenti concreti a sostegno del settore. Merito di una mobilitazione che, partita da Giovanni Mosca e rilanciata in modo massiccio dal nostro giornale, ha già coinvolto più di cinquemila cittadini e altri ne coinvolgerà nei prossimi giorni, fino al 30 settembre, termine ultimo per aderire alla petizione.

Il centrodestra ( gruppo Daniele Spada Sindaco, gruppo Fratelli D’Italia, gruppo Lega Salvini Premier e g ruppo Per Prato Garnier Sindaco ) parte, nella sua analisi, dalla premessa che il settore delle edicole, di riflesso a quello della carta stampata, stia attraversando un periodo di particolare difficoltà. E sottolinea come le edicole rappresentino «un importante presidio di informazione e di cultura sul nostro territorio, spesso come luogo di incontro e di confronto sulle questioni quotidiane». Nel proprio documento l’opposizione non manca neppure di rilevare come «a livello regionale furono presentate e discusse varie proposte analoghe a quelle di Prato, per salvaguardare le edicole, successivamente respinte dal Consiglio Regionale Toscano con i voti della maggioranza a guida Pd».

E infine arriva al punto cruciale chiedendo al sindaco e alla giunta di «valutare la possibilità di convenzioni per il servizo di riscossione, pagamento dei tributi comunali, delle multe e per il rilascio dei certificati comunali». Un’altra richiesta è rilativa all’applicazione di «una riduzione della tassa sui rifiuti, in quanto la classificazione attuale delle edicole ai fini del pagamento della Tari - scrivono i gruppi consiliari del centrodestra - non corrisponde assolutamente ai volumi di rifiuti prodotti dalle stesse». Insomma, una serie di richieste che seguono i contenuti della stessa petizione popolare e che cercano di concretizzare in ambito istituzionale la mobilitazione che sta coinvolgendo così tanti cittadini. Senza dimenticare che una volta chiusa, la petizione sarà consegnata al sindaco Biffoni e al presidente del consiglio comunale in modo che possa essere esaminata anche dalla commissione consiliare competente.

Dove possono firmare i cittadini? Confesercenti ha aderito come associazione di categoria e si può firmare nella loro sede in via Pomeria 71/b, aperta tutti i giorni. Si firma anche nella sede di Confartigianato nella sede provinciale di viale Montegrappa e tutti i pomeriggi al bar del circolo «Quinto Martini» di Maliseti. Poi ci sono le edicole di piazza del Comune, Grignano, viale Montegrappa, piazza Medaglie d’oro, via Taro a Chiesanuova, viale Galilei, piazza San Marco, Galcetello, le edicole di La Querce e Casale e «Lo Scoiattolo» in zona stazione. E ancora quella del Serraglio e quelle de La Pietà. Si può firmare anche al bar Betti.