Riposi e ferie puoi darli al collega

Coop Italia premia i dipendenti: firmato l’integrativo per 600 lavoratori

Due operai impegnati nel settore della logistica

Due operai impegnati nel settore della logistica

Prato, 1 marzo 2019 - I buoni risultati di un’azienda passano anche dal benessere dei dipendenti. C’è questa filosofia alla base del contratto integrativo aziendale firmato a Coop Italia, il consorzio nazionale delle cooperative di consumo che si occupa di acquisti e logistica per le cooperative di tutta Italia. L’accordo coinvolge 600 dipendenti tra le sedi via Nottingham a Prato - dove lavorano circa 400 persone - e di Bologna. Le novità introdotte dal contratto integrativo acquistano un sapore ancora più speciale visto che arrivano in un momento non facile, di forti ristrutturazioni per le cooperative e di crisi generalizzata dei consumi. Coop Italia va controcorrente e decide di premiare i propri dipendenti. Tra le novità introdotte dal contratto, un premio di produttività legato sia agli obiettivi che saranno raggiunti dal consorzio nell’arco dell’anno, sia agli obiettivi legati all’andamento più generale delle altre cooperative collegate a Coop Italia.

I dipendenti avranno la possibilità di trasformare tutto o parte del salario di produttività in welfare aziendale ossia in beni come ad esempio polizze, contratti di previdenza integrativa o convenzioni per asili nido. Nasce con il nuovo contratto anche una ‘banca ore solidale’ che dà la possibilità ai lavoratori di cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie a colleghi che si trovano in condizione di dover assistere figli minori con problemi di salute. E c’è anche un fondo di solidarietà per chi versa in situazioni di forte difficoltà. È prevista inoltre la possibilità di allungare il part-time fino ai 12 anni del figlio. Non è tutto. Nel contratto è stata inserita anche una parte sperimentale che per il momento coinvolgerà soltanto un numero ristretto di dipendenti per un giorno alla settimana: si tratta del cosiddetto ‘mart-working’ ossia ‘lavoro agile’ che permette di svolgere il proprio turno di lavoro da casa.

«Solo valorizzando i lavoratori si possono vincere le sfide. Abbiamo anche dimostrato che è possibile restituire risorse importanti a chi lavora in azienda», commenta Fabio Fantini di Filcams Cgil Firenze che ha seguito la trattativa durata diversi mesi. «Quando siamo partiti con questa trattativa non eravamo certi di raggiungere un buon risultato perché nelle altre cooperative per diversi motivi la contrattazione integrativa per ora è ferma al palo. Ci siamo riusciti grazie alla partecipazione di tutti e perché siamo riusciti a trovare dei punti di intesa che si basano sulla centralità della persona e la sua professionalità che deve rimanere il fulcro di tutta l’attività senza pensare che la diminuzione dei diritti possa essere la risorsa che rende competitiva un’azienda sul mercato».