Riparte il Treno della Memoria. E c’è anche la comunità cinese

Da domani al 24 in Polonia: a bordo 9 studenti del Dagomari

In partenza il Treno della memoria

In partenza il Treno della memoria

Prato, 19 gennaio 2019 - Si rafforza la collaborazione tra la comunità cinese e il Dagomari. Sarà grazie al contributo economico del Tempio buddista di piazza del Mercato Nuovo che una studentessa cinese dello stesso Dagomari potrà partecipare al Treno della Memoria diretto ad Auschwitz, organizzato dalla Regione in collaborazione con il Museo della deportazione e centro di studi sulla resistenza di Figline. Luisa Xu sarà uno dei nove alunni dell’istituto di via Reggiana che da domani al 24 gennaio, accompagnati dalla professoressa Annalisa Mistichelli, prenderanno parte al viaggio (giunto ormai alla sua undicesima edizione) che vede protagonisti circa 500 ragazzi delle scuole medie superiori toscane, 60 docenti e 60 giovani universitari in una esperienza che li porterà a visitare i campi di sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau in Polonia, assieme ai testimoni sopravvissuti.

Con Luisa (che già due anni fa partecipò alla presentazione del catalogo in cinese del Museo della deportazione, svoltasi alla fiera del libro di Torino) partiranno dalla stazione di Santa Maria Novella Novella Marco Buracchi, Sabina Di Stasi, Rachele Gazzari, Alessio Guidi, Giuseppe La Placa, Letizia Marino, Elisa Napolitano, Linda Prunecchi. I ragazzi hanno partecipato nei mesi scorsi a numerosi incontri di preparazione per poter affrontare nella maniera più consapevole questo appuntamento con la memoria di una delle pagine più tragiche della storia del ’900.

L’intervento economico con cui il Tempio buddista ha consentito a Luisa Xu di prendere parte al viaggio si è reso possibile in virtù dei contatti stabiliti per l’occasione con la comunità cinese, grazie anche all’interessamento delle professoresse Paola Martini – che da vari anni si occupa di cultura ebraica e didattica della Shoah – e Gianna Cecchi, coordinatrice di classe. Questa è solo l’ultima esperienza che la comunità cinese instaura con il Dagomari (scuola tradizionalmente frequentata da numerosi studenti provenienti dalla Cina), tra i laboratori linguistici e le varie attività di integrazione e di mediazione interculturale.