Prato, i rincari mettono a rischio le opere pubbliche

Al centro c’è soprattutto il boom del costo dell’acciaio. Tempi duri anche per la palestra del pugilato, che doveva essere realizzata da anni

Lavori (Foto di repertorio)

Lavori (Foto di repertorio)

Prato, 16 marzo 2022 - "Il problema non è solo sul Pnrr. Noi abbiamo cantieri in corso che sono in affanno perché ovviamente l’esplosione del costo dell’energia e delle materie prime, come l’acciaio, il ferro e il rame, comportano dei rincari sui cantieri difficilmente gestibili. E questo pone sotto una fosca luce anche i progetti, i costi e i tempi di realizzazione del Pnrr". Anche a Prato è allarme opere pubbliche. Se da settimane gli amministratori di tutta la Toscana non nascondono le preoccupazioni sul riuscire a rispettare i tempi dettati dai finanziamenti del Pnrr (le opere devono essere rendicontate entro il 2026), adesso il sindaco Matteo Biffoni nelle vesti di presidente di Anci Toscana, racconta i timori anche sui cantieri ordinari gestiti dai Comuni.

E a Prato quali sono i cantieri effettivamente a rischio? Su tutti c’è la passerella di Maurice Nio, l’imponente struttura a forma di nido che dovrebbe collegare il museo Pecci al parcheggio di fronte alla questura. Lo scorso novembre l’azienda di Isernia che si era assicurata l’appalto nel 2019 per 475.000 euro (con un ribasso del 20%) ha comunicato al Comune di non rientrare delle spese, chiedendo e ottenendo dall’amministrazione comunale la risoluzione del contratto. Il boom del costo dell’acciaio rende infatti l’opera insostenibile economicamente, tanto che la giunta Biffoni ha deciso di sospendere la procedura e di non affidare l’incarico alla seconda classificata. E adesso? La situazione è molto delicata e con ogni probabilità si dovrà andare verso un ridimensionamento del progetto (la struttura è lunga 200 metri), caratterizzato da un uso eccessivo di acciaio, visto che il Comune non ha intenzione di aumentare l’investimento stanziato in bilancio.

Tempi durissimi anche per la palestra del pugilato che già da anni sarebbe dovuta sorgere alla pista d’atletica. Sempre lo scorso novembre la ditta vincitrice dell’appalto si è tirata indietro, e da allora la struttura è sparita dai radar comunicativi. Intanto per la Pugilistica che aspetta a gloria di avere un impianto tutto suo, si profila pure la beffa. A breve la palestra di via Roma dove il pugilato cittadino si allena verrà chiusa per i lavori di riqualificazione, e la società sportiva dovrà trovarsi una nuova sistemazione almeno fino a fine anno.

Molto intricata anche la situazione del Bastione delle Forche. I lavori dovrebbero già essere terminati da oltre un anno, e invece il cantiere si è parzialmente fermato per le difficoltà nel reperimento dell’acciaio necessario per realizzare la struttura della caffetteria. Dagli uffici del Comune comunque assicurano che a giorni si ripartirà a pieno regime: prima col montaggio della caffetteria e a seguire col ristorante. A Palazzo Pacchiani, invece, si va avanti con scavi e consolidamento della struttura: le incognite arriveranno nei prossimi mesi quando si passerà all’allestimento dell’immobile. Ancora tutto fermo, infine, per la nuova palazzina dell’Urp della polizia municipale in piazza dell’Università: senza autorizzazioni delle Ferrovie dello Stato non si può andare avanti né con l’approvazione del progetto definitivo, né con l’iter per arrivare all’affidamento dei lavori.

Stefano De Biase