La conferenza stampa
Prato, 23 ottobre 2018 - Un nuovo servizio per il recupero o il riciclo di abiti usati in cashmere: è quello che a breve sarà lanciato online dal marchio pratese Rifò. Un sistema semplice e innovativo per rigenerare la fibra e, allo stesso tempo, sostenere concretamente progetti solidali con donazioni spontanee.
“Il servizio sarà attivo dall'inizio di novembre e punta a creare un modello sostenibile di produzione che abbia un basso impatto sull'ambiente”, spiega Niccolò Cipriani, uno dei fondatori del brand. In sostanza, chiunque, potrà collegarsi al sito di Rifò e - attraverso una speciale area dedicata - scegliere di disfarsi di vecchi indumenti in cashmere 100%. Su specifica richiesta, il cliente potrà chiedere di riparare sartorialmente i capi danneggiati, sostenendo soltanto i costi di intervento e non quelli di trasporto (completamente a carico dell'azienda). Qualora il capo non fosse riparabile, l'utente potrà comunque favorire il recupero della materia, lasciando l'indumento a Rifò (che si occuperà di riciclarlo, dandogli una seconda vita) e ottenendo in cambio un buono sconto da utilizzare sulla piattaforma online per una spesa maggiore di 50 euro. Il valore del credito sarà di 10 euro per ogni chilo di vestiti ceduti".
“L'idea è quella di creare un ecosistema circolare, che vada dalla gente alla gente - ripete Cipriani - Ai rifiuti, in questo caso, viene data una seconda possibilità, risparmiando in termini di impatto ambientale e alimentando un ciclo virtuoso che può davvero fare il giro d'Italia. Tutto, sfruttando ciò di cui la gente si disfa”.
Riparo, riuso, riciclo: sono queste le tre “r” a cui il progetto risponde. Ma questo sistema, se da un lato favorisce l'ambiente, dall'altro abbraccia la solidarietà. Come già sperimentato in passato, prosegue infatti l'impegno di Rifò per sostenere e finanziare progetti benefici di ambito locale. Due euro per ogni acquisto effettuato online, sul sito del marchio, saranno infatti donati (su specifica scelta dell'utente) a uno dei tre partner “etici” di Rifò: Legambiente, Fondazione Ami e Fondazione Opera Santa Rita.
Progetto Legambiente: continua il percorso di ammodernamento del rifugio Le Cave, sull'Appenino tosco-emiliano. Con le prime due fasi del finanziamento, Rifò ha permesso di installare il portapacchi della Jeep e acquistare una cucina a gas, per un totale di 600 euro. In questa terza fase (importo previsto 400 euro) si potrà finanziare l'acquisto di un impianto di potabilizzazione dell'acqua.
Ami Prato: le donazioni hanno permesso, nella prima fase, di arricchire l'area per l'allattamento all'interno dell'ospedale Santo Stefano, grazie all'acquisto (per un valore di 250 euro) di una poltrona e due sedie. Il terzo step consentirà di comperare alcuni giochi e un fasciatoio (350 euro totali).
Fondazione Opera Santa Rita: con il supporto offerto da Rifò, è stato possibile - tramite le donazioni spontanee degli utenti – offrire esperienze di vela ai bambini che provengono da situazioni di disagio familiare. Durante la prima fase sono stati effettuati alcuni corsi di vela a terra (600 euro) mentre adesso 15 ragazzi potranno cimentarsi nella stessa attività, però al lago (500 euro totali di finanziamento).
La conferenza stampa (a cui hanno preso parte il presidente della Fondazione Opera Santa Rita, Roberto Macrì, e la direttrice di Legambiente Prato, Elena Canna) è stata anche l'occasione per il lancio della nuova collezione in cashmere rigenerato del brand pratese: 97 cashmere e 3 lana, prodotti a Prato artigianalmente e con la tecnica della calata. La collezione spazia attraverso poncho e coperte, oltre a cappellini, sciarpe e guanti uomo-donna. Colori: bordeaux e verde ma anche beige, marrone, grigio, blu e nero. Il marchio è nato ufficialmente un anno fa per volontà di Niccolò Cipriani e Clarissa Cecchi. Di recente è entrato a far parte del team anche Daniele Ceni, nuovo socio. La nuova collezione sarà in prevendita da oggi fino al 15 novembre: chi acquista avrà uno speciale sconto del 20%.